92 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Delitto Rosboch, la madre di DeFilippi piange e nega tutto davanti ai pm

Caterina Abbattista, in carcere con il figlio per l’omicidio di Gloria Rosboch, interrogata per sei ore dai magistrati: ha negato ogni coinvolgimento. Poco prima la donna ha avuto un breve e inatteso faccia a faccia con il figlio.
A cura di Antonio Palma
92 CONDIVISIONI
Immagine

È durato sei ore l'interrogatorio davanti ai magistrati di Caterina Abbattista, la 45enne madre di Gabriele Defilippi, accusata insieme al figlio per concorso nell’omicidio di Gloria Rosboch avvenuto nel gennaio scorso. Come hanno spiegato i suoi avvocati, l'operatrice socio sanitaria è scoppiata in lacrime davanti ai pm della Procura di Ivrea ma ha confermato sempre la stessa versione dei fatti e cioè che lei non è mai  uscita dal luogo di lavoro il pomeriggio del 13 gennaio, quando la vittima è salita sull'auto del compagno del figlio, Roberto Obert, per poi essere uccisa pochi minuti dopo nella discarica di Rivara. La circostanza viene contestata dagli inquirenti perché contrasta con i dati tecnici delle celle a cui si è agganciato il suo cellulare in quelle ore.

"È molto provata, sofferente. Sta male da giorni e non riesce a riprendersi. Comunque ha ribadito la sua totale estraneità alla morte di Gloria” hanno spiegato i legali.  Il contenuto dell'interrogatorio di Caterina Abbattista ad ogni modo è stato secretato dagli inquirenti così come già avvenuto con gli interrogatori degli altri due accusati del delitto Rosboch, Gabriele Defilippi e Roberto Obert. In attesa che mercoledì prossimo si svolga l'atteso faccia a faccia tra Defilippi e Obert, che al momento si accusano a vicenda di avere strangolato Gloria Rosboch, oggi vi è stato un faccia a faccia ma a sorpresa tra Defilippi e la madre.

Faccia a faccia tra Gabriele Defilippi e la madre

Madre e figlio si sono incrociati per pochi minuti negli uffici della Procura di Ivrea e  si sono abbracciati scoppiando a piangere. "È stato un momento molto forte, non si vedevano dal giorno dell'arresto. Si sono abbracciati e hanno scambiato qualche parola", ha rivelato il legale di Defilippi, l'avvocato Pierfranco Bertolino. Nessuno dei due in effetti sapeva che si sarebbero ritrovati vicini in un'aula della procura. L'occasione dell'incontro è stato l’atto del conferimento dell’incarico ai periti di parte per procedere con l’esame irripetibile dei reperti individuati dai carabinieri del Ris sull’auto di Roberto Obert, la Twingo bianca su cui è salita l'insegnante di Castellamonte poco prima di essere uccisa. Gli accertamenti scientifici riguardano gli esami del dna sui reperti, le impronte e una strana fenditura del vetro lato passeggero, dove era seduta la vittima.

92 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views