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Genova in fiamme, incendio doloso a Pegli. Tre scuole chiuse. C’è un indagato

I roghi sui monti Moro e Fasce hanno minacciate anche le case: ma le famiglie sfollate dai pompieri hanno fatto già rientro nelle proprie abitazioni. Nel frattempo, gli investigatori hanno fatto sapere il rogo di Pegli avrebbe origini dolose. Indagato un operaio di 45 anni che lavorava sulla A12.
A cura di Biagio Chiariello
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C’è un indagato per uno degli incendi che stanno devastando da ieri pomeriggio le alture di Genova. Si tratta di un operaio di 45 anni, che lavorava per una ditta di appalto sull’A12 nei pressi della stazione di servizio di Sant’Ilario. Sembra che l'uomo stesse sistemando un paramasso quando il flessibile gli è sfuggito di mano e le scintille scaturite dall’oggetto avrebbero innestato il rogo. A denunciare l’uomo i carabinieri del Corpo Forestale. Al vaglio anche la posizione di altri due operai. Il 45enne deve rispondere di incendio boschivo colposo.

Sono diversi gli incendi nel capoluogo ligure che hanno tenuto impegnate numerose squadre dei vigili del fuoco e dei Volontari Anticendio della Protezione Civile nelle ultime 24 ore. Alcuni focolai sono stati segnalati per l'appunto sulle alture di Sant’Ilario e nel quartiere Nervi; altri si sono sviluppati sul monte Fasce, altri ancora (i più preoccupanti) a ponente del capoluogo ligure, come evidenzia anche il Secolo XIX. La zona interessata è quella tra la Vetta, Pegli2, la Pineta e il parco storico di Villa Pallavicini, dove le fiamme si sono avvicinate alle case. Tuttavia, a causa del fortissimo vento e del buio, i soccorsi in un primo momento non hanno potuto contare sull'appoggio del Canadair della Regione. Solo in mattina è stato possibile l'utilizzo degli aerei anfibi per contenere il rogo.

Come detto, gli investigatori hanno fatto sapere che l'incendio che ha devastato la collina sopra sant'Ilario, a Nervi, potrebbe esser stato generato da un fuoco acceso da alcuni operai per scaldarsi, mentre il rogo di Pegli avrebbe origini quasi certamente dolose.

300 persone sono state costrette ad abbandonare la propria abitazione a Pegli, nel quartiere Orizzonte, a causa del vasto incendio sulle colline del piccolo comune genovese. Per poi rientrare in casa solo quando la situazione si è tranquillizzata.  Lo si apprende dal Coc del Comune di Genova. Il Coc comunica che in tutto sono attivi 50 volontari anti-incendio boschivo nel levante e 50 nel ponente per le operazioni di spegnimento delle fiamme. Il Comune di Genova inoltre raccomanda lo sgombero delle strade dai veicoli per non ostacolare il lavoro dei mezzi antincendio.

Molte case sarebbero state invase dalla cenere. Nella zona della Vetta un abitante disabile è stato salvato dagli agenti delle volanti e dai carabinieri. Evacuato anche un campeggio. Sul posto c'è il presidente del Municipio Ponente Mauro Avvenente: "La situazione è molto critica – ha detto – perché le fiamme sono giunte a minacciare da vicino alcune abitazioni. Per fortuna la macchina dei soccorsi approntata dalla Protezione civile è stata tempestiva. E grazie ai voli del Canadair le fiamme vengono tenute sotto controllo. Purtroppo il vento forte rende tutto più difficile".

Tre scuole sono state chiuse in Val Varenna perché minacciate dalle fiamme. "La decisione di non far svolgere le lezioni è stata presa autonomamente dai dirigenti scolastici". Lo ha comunicato l'assessore comunale alla Scuola Pino Boero. Le scuole sono la Scuola dell'infanzia Val Varenna, la Scuola media Alessi e il Liceo Mazzini in piazza Bonavino.

Autostrade per l'Italia ha comunica la riapertura, sull'autostrada A12 Genova-Sestri Levante, del tratto compreso tra Genova Nervi e Recco in entrambe le direzioni, chiuso in precedenza a causa dei roghi. Non si escludono “ulteriori chiusure nelle prossime ore in relazione all'evoluzione delle condizioni dell'incendio”. Restano chiusi, sulla A10 Genova-Savona, il tratto compreso tra Genova Voltri e Genova Pegli in direzione di Genova, ed il tratto tra Genova Aeroporto e Genova Voltri in direzione di Savona a causa di un altro incendio esterno alle competenze autostradali. Gravi le ripercussioni sull’Aurelia: si registrano 6 km di coda in direzione di Genova e 4 km in A26.

In aiuto delle persone bloccate ed evacuate a Genova sono giunti anche i titolari de La Pizza di Egizio, ristorante ubicato proprio in zona Nervi, che hanno deciso di offrire la pizza agli sfollati: "Se la città è bloccata a quest'ora, non si può lasciare la gente digiuna all'ora di cena… Una margherita è un piccolo gesto che, però, può raddrizzare una giornataccia", si legge nel post pubblicato sulla pagina Facebook.

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