Funerali Loris: il vescovo di Ragusa: “Solo un folle può uccidere un bambino”

Ore 17.30 – Il vescovo: "Solo un folle può uccidere un bambino" – "Un bambino non può morire perché un altro essere umano si è arrogato il diritto inesistente di togliergli la vita. E' un fatto tremendo e disumano", sono state le parole del vescovo di Ragusa, Paolo Urso. "Come si può uccidere un bambino? Solo un folle può compiere un tale gesto. Un folle che deve essere fermato", ha aggiunto.

Ore 15.45 – Per Loris fiori anche dalla mamma – Sul sagrato della chiesa di San Giovanni Battista c'è anche una corona a forma di cuore con fiori che compongono la scritta “Loris”, accompagnata da un nastro bianco con la scritta “la mamma Veronica”. La donna, lo ricordiamo, non è presente in chiesa in quanto in carcere con l’accusa di aver ucciso il bambino. Tantissime le persone presenti per il funerale del bambino.

Ore 15 – La bara del piccolo Loris in chiesa: palloncini, fiori e striscioni per il bambino. Il feretro bianco del piccolo Andrea Loris è giunto in Piazza Vittorio Emanuele a Santa Croce Camerina e ha fatto il suo ingresso nella chiesa di San Giovanni Battista per i funerali. La bara – portata da quattro persone compreso il padre del bambino – è stata fatta entrare in chiesa da un ingresso laterale. La piazza è transennata e presidiata dalle forze dell'ordine. Dentro il caffè Mokambo, proprio di fronte alla piazza, ci sono dei palloncini azzurri e bianchi che i proprietari faranno volare alla fine della cerimonia. Presente a Santa Croce Camerina il prefetto di Ragusa, Annunziato Vardè: “Sono qui per manifestare il mio profondo cordoglio personale e delle istituzioni che rappresento. Confido nell'impegno della Procura affinché sia fatta piena luce su questo tragico caso e a questo proposito auspico che sia rispettato il lavoro degli inquirenti e possa essere assicurata la necessaria collaborazione da parte di coloro i quali possano dare aiuto agli inquirenti per le indagini”. Oltre ai compagni di classe di Loris, che stringono un palloncino bianco con la foto del bimbo, anche i ragazzini della scuola di arti marziali frequentata dalla vittima stanno arrivando in piazza San Giovanni Battista per i funerali. Alcuni tengono uno striscione con su scritto: “Ciao Loris, adesso vai in cielo e insegna agli angeli a calciare”.

Per dire addio al piccolo Andrea Loris Stival ci saranno oggi tutti i suoi compagni di classe e gli altri bambini di Santa Croce Camerina, accompagnati dai loro insegnanti. Un corteo silenzioso di alunni e maestri precederà nel pomeriggio il rito del funerale del bambino ucciso lo scorso 29 novembre e abbandonato nelle campagne del Ragusano. Apriranno il corteo proprio i bambini che meglio conoscevano il piccolo Loris, seguiti da tutti gli altri alunni della scuola “Falcone-Borsellino”. “In testa al corteo ci sarà la classe di Loris – così la preside della scuola, Giovanna Campo – a seguire gli alunni delle elementari e delle medie accompagnati dagli insegnanti; raggiungeremo la chiesa dove alla classe di Loris è stato riservato un posto speciale cosi che i bambini possano ascoltare le parole del vescovo e salutare Loris per l'ultima volta”. Il piccolo Loris Stival sarà ricordato da un intero paese. La cerimonia funebre si svolgerà alle 15 nella chiesa di San Giovanni Battista, la messa sarà officiata dal vescovo di Ragusa monsignor Paolo Urso.

Funerali di Loris in forma privata, non ci saranno le telecamere

Chi non ci sarà oggi in chiesa è Veronica Panarello, la mamma del piccolo Loris accusata dell’omicidio del bambino. La donna aveva chiesto di poter assistere ai funerali del figlio ma il suo legale, l’avvocato Francesco Villardita, dopo averla incontrata in carcere ha ribadito di non voler presentare l’istanza per “motivi di opportunità”. I funerali, per richiesta della famiglia di Andrea Loris Stival, si svolgeranno in forma privata. Era stato il papà Davide a chiedere di poter non essere ripreso dalle telecamere mentre piange per suo figlio. Intanto, sul fronte delle indagini per l’omicidio del piccolo Loris, il procuratore di Ragusa in un'intervista a “Chi l'ha visto?” ha rinnovato l'invito “a chiunque fosse a conoscenza di fatti accaduti quel 29 novembre affinché faccia pervenire delle segnalazioni” agli inquirenti, anche in forma anonima.