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Foggia, arresti in Comune tra i furbetti del badge: timbravano a turno per gli assenti

Ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 20 dipendenti del Comune di Foggia. Di questi 13 sono stati sottoposti agli arresti domiciliari. Tra gli arrestati c’è anche un dirigente.
A cura di Susanna Picone
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L’ultimo caso di “furbetti del cartellino” arriva dalla Puglia. I carabinieri del Comando Provinciale di Foggia stanno eseguendo dalle prime ore di questa mattina un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di venti dipendenti del Comune del capoluogo dauno. Di questi, tredici sono stati sottoposti agli arresti domiciliari e sette alla misura interdittiva consistente nella sospensione dall’esercizio dei pubblici uffici, per il reato di truffa ai danni dello Stato. Tra le persone arrestate a Foggia c’è anche un dirigente del Comune. Le misure sono state emesse dall’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale su richiesta della procura della Repubblica, che ha condiviso una attività d’indagine finalizzata a contrastare il fenomeno dell’assenteismo negli uffici comunali di Foggia svolta nei primi mesi del 2015 dai Carabinieri. In pratica, da quanto emerso nel corso delle indagini, ogni indagato a turno garantiva la presenza degli assenti timbrando al loro posto i badge. Per far risultare presenti anche i dipendenti assenti ogni indagava arrivava a timbrare anche dieci volte. Nelle immagini in possesso dei carabinieri di Foggia si vede anche uno dei dipendenti che si accorge della presenza di una telecamera che sta riprendendo il suo comportamento e con una scopa cerca di disattivarla.

I precedenti casi di assenteismo – Non è la prima volta che a Foggia avviene qualcosa di simile: nell’ottobre del 2010, ad esempio, un’inchiesta analoga aveva portato all’arresto di tre persone. Una vicenda simile era stata scoperta poi lo scorso ottobre a Sanremo, dove una maxi operazione della Guardia di Finanza condotta su richiesta della locale procura ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di quasi duecento persone, tra cui il vigile che timbrava in mutande.

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