Emanuela Orlandi, Agca insiste: “È viva, si trova in convento”

Lo ha detto più volte e lo ha ribadito anche all’indomani della richiesta di archiviazione presentata dalla Procura di Roma per il caso di Emanuela Orlandi. Secondo l’ex Lupo grigio Alì Agca, Emanuela Orlandi è viva e si trova in un convento. In una lunga dichiarazione rilasciata all’Adnkronos Agca ha ribadito quella che è da tempo la sua versione sul caso della ragazza scomparsa ormai 32 anni fa. Ha detto di aver parlato col fratello di Emanuela, Pietro Orlandi, per esprimere la sua solidarietà. Lo ha fatto presentandosi sotto le spoglie del suo avvocato: a lui avrebbe consigliato  di rivolgersi “sia al governo vaticano sia a tutte le madri superiori di tutti i conventi del mondo perché possano aiutare la liberazione di Emanuela Orlandi, che si trova probabilmente in un convento”. Ha detto anche che “l'opinione pubblica non merita di essere ingannata con menzogne primitive che nascondono la vera verità”.

“Nell'anno santo 1983 – ha raccontato all’Adnkronos – Alì Agca doveva convertirsi ed essere trasferito in un palazzo vaticano e poi Emanuela Orlandi sarebbe stata liberata. Contemporaneamente il bulgaro Antonov sarebbe stato scarcerato e scambiato con due italiani nel 1983 prigionieri in Bulgaria Paolo Farsetti e Gabriella Trevisan. Quindi quando Agca ha respinto la proposta di andare in Vaticano e non ha accettato l'ideologia vaticana tutto il piano è stato revocato”. Nella versione di Agca Emanuela Orlandi non avrebbe mai subito violenza: “Vive in mano sicura, nel Vaticano, e spero che il Papa buono, Francesco, possa fare qualcosa per lei. Questo è l'anno della misericordia e la misericordia deve cominciare dal Vaticano”. “Che Dio aiuti Papa Francesco”, così ancora Agca, che ha sottolineato “il suo rispetto, apprezzamento” per il pontefice “che sta facendo un ottimo lavoro per il Vaticano e la pace mondiale”.