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Della Valle, l’ennesimo uomo della Provvidenza?

E’ lui l’ennesimo uomo della provvidenza? Mr. Tod’s sceglie di entrare in politica.
A cura di Charlotte Matteini
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“Altri due anni così e il Paese muore. Bisogna votare il prima possibile" dichiarava Diego Della Valle non più tardi di tre mesi fa.  Ha sempre smentito l’ipotesi di una sua discesa in campo, ma in queste ultime settimane sembra invece aver cambiato idea. “Noi Italiani”, pare sia questo il nome del nuovo movimento che l’imprenditore marchigiano si appresta a lanciare. Il 16 gennaio 2014 all’ufficio Brevetti del Ministero dello Sviluppo Economico proprio da Mr. Tod’s è stato depositato uno strano marchio proprio, classi 41 e 45 proprio quelle relative alla promozione di attività politiche, come rivela L’Espresso. Della Valle vuole buttarsi in politica, ormai non c’è ombra di dubbio.

Ha scelto un nome tanto semplice quanto non casuale. “Noi italiani non dobbiamo permettere a questi furbetti cosmopoliti di prenderci in giro in questo modo, sicuri di farla sempre franca”. Da anni Diego Della Valle recita quel “Noi italiani” come un mantra, quel “Noi italiani” è costantemente presente, è il tratto distintivo di tutte le sue invettive pubbliche. Della Valle contro tutti: contro Renzi, contro Marchionne, contro Napolitano, contro i politici di ogni schieramento. “Noi italiani” contro l’opportunismo politico e l’inedia del Governo. Della Valle si trasforma, da imprenditore a difensore della Patria che tenta di dar voce al ceto medio, cercando di contrapporsi all’atteggiamento un po’ gradasso del Premier nei confronti di sindacati, operai, elettori. Sempre schierato contro la Casta, in difesa dei cittadini. In questi ultimi due anni, complice la sovraesposizione mediatica, è diventato un po’ un idolo del Popolo, Della Valle. Ispira simpatia, è evidente leggendo i commenti sui social. Per certi versi Diego Della Valle sembra proporre lo stesso tipo di modello comunicativo del primo Berlusconi, quel "Noi italiani" ricorda molto il famoso “L’Italia è il Paese che amo” e la discesa in campo del Cavaliere il 26 gennaio 1994.

Entrambi imprenditori di rilievo prestati alla politica, personalità pubbliche conosciute e riconosciute, carismatici e demagogici quanto basta,  self-made men e icone del sogno americano per tanti italiani, entrambi patron di due grandi squadre di Serie A, per molti anni amati e osannati dai propri tifosi. Entrambi uomini importanti a cui piace piacere, che traggono dall’esposizione mediatica e dall’acclamazione popolare nuova linfa vitale per lanciare e tenere in vita il loro progetto politico. Numerose sono le analogie tra l’ex Premier e Della Valle, dal grande amore per il Belpaese e per gli italiani, alla nuova visione politica, sociale ed economica continuamente contrapposta a quella stantia dei vecchi “politicanti senza mestiere”.  Della Valle sembra ricalcare le orme del primo Silvio Berlusconi, riproponendo la figura dell’Uomo della Provvidenza in tutto e per tutto. Il finale di questa nuova avventura politica lo svelerà solo il tempo, per il resto la discesa in campo di Mr. Tod’s sembra un film già visto.

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