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De Girolamo torna da Silvio. E sogna la candidatura a premier contro Alfano

Il retroscena: effetto Giubileo nel centrodestra: la De Girolamo aspira addirittura alla candidatura per Forza Italia alle primarie. Cena tra la beneventana e Francesca Pascale. La Russa lascia la Meloni e torna dal “gemello” Gasparri in Fi. E Matteo Salvini brinda….
A cura di Carlo Tarallo
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Più che una assoluzione con formula piena, inaspettata quanto si vuole, sorprendente più che mai, per qualcuno sembra praticamente un Giubileo: la sentenza della corte d’Appello di Milano sul caso Ruby non ha soltanto restituito a Silvio Berlusconi l’onore e la centralità del ring politico, ma ha scatenato a sta scatenando, nel centrodestra italiano, una lunga serie di smottamenti sia profondi che superficiali, alcuni dei quali davvero sorprendenti. Il processo di riunificazione dell’area moderata può procedere più rapido, i segnali di fumo tra le varie “tribù” non si contano: intensissimi quelli tra il Nuovo Centro Destra e Forza Italia. Attiva come non mai, sui media e al telefonino, l’ex ministra Nunzia De Girolamo: incontra colleghi parlamentari, telefona, rilascia interviste, sguinzaglia i collaboratori, organizza cene di “riavvicinamento” e dimentica in fretta e furia i toni sprezzanti con i quali dalle parti di Palazzo Grazioli si commentò la sua voglia di tornare in Forza Italia quando, travolta dalla vicenda dell’Asl di Benevento, fu obbligata a lasciare la poltrona di Ministro dell’Agricoltura. Nunzia sogna: ma cosa?

Il sogno di Nunzia: sfidare Alfano alle primarie per la premiership

Incredibile a dirsi, la candidatura alle primarie del centrodestra che dovrebbero svolgersi il prossimo dicembre per scegliere il prossimo candidato alla presidenza del Consiglio (che la legislatura vada avanti fino al 2018 o meno, è sempre bene passare attraverso i gazebo per ricompattare la coalizione).Ebbene,  De Girolamo (in Boccia) ambisce a candidarsi, ma non con il Nuovo Centro Destra: con Forza Italia! Che ci crediate o no, stando a indiscrezioni attendibilissime, è questo l’obiettivo della ex ministra: scalare il suo ex partito fino ad essere indicata come candidata alle primarie per Palazzo Chigi, diventare l’anti-Renzi, vendicare il suo grande amico “di famiglia” Enrico Letta.

Giovedì cena Pascale-De Girolamo

Nunzia si dice pronta a sfidare nientepopodimeno che Angelino Alfano, il suo attuale leader. Possibile? Praticamente certo: non a caso la “regina del Sannio” sta riallacciando i rapporti anche con Francesca Pascale, con la quale andrà a cena giovedì. Lontani i tempi in cui la “first lady” azzurra si scagliava contro i “traditori” di Ncd chiudendo tutte le porte: il Giubileo del resto porta con sé perdono e compassione. Ed ecco che dalle parti di Angelino iniziano a tremare quelli che in Forza Italia non verrebbero mai, ma proprio mai, riammessi alla corte del Grande Assolto: Beatrice Lorenzin e Gaetano Quagliariello su tutti.

Silvio al lavoro di gran lena: “È ringiovanito di vent’anni”

Primarie, dunque: chi parteciperà? Dato per scontato che difficilmente la De Girolamo riuscirà a coronare il suo sogno, è probabile che il candidato di Forza Italia sarà scelto tra chi in questi mesi difficili è rimasto più fedele a Berlusconi, che nelle intenzioni dei folgorati sulla via dell’Assoluzione dovrebbe limitarsi al ruolo di “padre nobile” del centrodestra (e qui i sorrisi, dalle parti di Palazzo Grazioli, si moltiplicano, pensando a quanta energia la sentenza sul caso-Ruby ha restituito all’ex premier, “ringiovanito di vent’anni” secondo chi lo vede con una certa frequenza e tornato a lavorare h24 alla riunificazione dei moderati).

La Russa verso il ritorno in Forza Italia

Data per scontata la partecipazione di Angelino Alfano per Ncd e per ancora da stabilire il candidato di Forza Italia, alla consultazione del centrodestra dovrebbero partecipare anche Giorgia Meloni per Fdi e Matteo Salvini per la Lega. La Meloni viene segnalata in affanno: Ignazio La Russa, tanto per fare un nome, è pronto a tornare in Fi e a ricongiungersi con il suo “gemello diverso” Maurizio Gasparri. Del resto, con Berlusconi tornato al centro della scena, la Meloni e i “partitini” finiscono inevitabilmente per pagare un prezzo al rinvigorimento del principale partito della coalizione. E Salvini?
Con buona pace dei distinguo tattici, il buon Matteo sa benissimo che dovrà allearsi con il centrodestra e partecipare alle primarie: tra un bicchierino di rosolio e un coretto razzista contro i meridionali, anche Salvini è pronto a scendere in campo.

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