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Caso Banche, M5s presenta mozione di sfiducia contro il ministro Boschi

Lo ha annunciato il deputato grillino Alessandro Di Battista a “L’Intervista” di Maria Latella su Sky Tg24, in merito al caso del conflitto di interessi del ministro per le Riforme.
A cura di Biagio Chiariello
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Il M5S ha annunciato che depositerà nei prossimi giorni una mozione di sfiducia per il ministro Maria Elena Boschi. Lo ha comunicato il deputato grillino Alessandro Di Battista a "L'Intervista" di Maria Latella su Sky Tg24. ”Non vogliamo – spiega Di Battista – che ci siano ministri in conflitto di interessi rispetto a banche favorite da provvedimenti del governo”. Oggetto della polemica grillino è il decreto legge che ha trasformato le Popolari in Spa. “Il ‘Giglio magico’ – chiede il parlamentare pentastellato – era informato o no del dl che ha permesso l'aumento di valore delle azioni di Etruria? Si gioca sulle leggi per favorire chi è vicino al governo. Si chiama conflitto di interessi”. E rimarca: “Abbiamo una banca – sostiene – in cui la famiglia Boschi ha interessi e lo stesso ministro era azionista. Se ha però o meno guadagnato lo scopriremo quando pubblicheranno il loro patrimonio. Potrebbero aver acquistato azioni prima di trasformare la popolare in Spa per poi rivenderla. Dobbiamo capire se qualcuno ha speculato”. Di Battista poi punta il dito contro Consob e Bankitalia. “Che fine hanno fatto? In un Paese normale i vertici di Consob e Bankitalia, nominati dal Governo Berlusconi, dovrebbero dimettersi”.

Padoan difende la Boschi

Nel frattempo dal palco della Leopolda è intervenuto il ministro dell’economia Padoan, spiegando anzitutto come sul crac delle quattro banche salvate dal governo “ci sono responsabilità diffuse, specialmente da parte di chi ha gestito i rapporti con i clienti senza informare correttamente sui rischi. Quindi Padoan difende la Boschi: "Per favore smettiamola con lo sciacallaggio", risponde a chi gli chiede se il ministro per le riforme dovrebbe dimettersi per conflitto di interessi. Quindi difende l’azione del governo: "Il sistema bancario italiano – dice Padoan – è grande e solido: in Germania 250 miliardi di soldi pubblici alle banche, in Italia no. Ci sono quattro nuove banche che hanno preso il posto delle banche che erano in difficoltà e queste hanno i conti puliti. Questo è il vero dato, non pretestuosità”.

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