Bari, 4 lingotti d’oro da 130mila euro su un aereo dal Regno Unito: tre denunce
La guardia di finanza impegnata all'aeroporto di Bari ha sequestrato quattro chili di lingotti d'oro purissimo del valore di 130 mila euro destinati a una piccola azienda della provincia pugliese. Per tre persone sono scattate le denunce all'Autorità giudiziaria.
I finanzieri hanno notato allo scalo pugliese una spedizione sospetta tra i pacchi in transito. Il plico era proveniente dal Regno Unito ed era diretto a una piccola società di Palo del Colle (in provincia di Bari), impegnata nel commercio di metalli preziosi. Le attività svolte dall'azienda sono le più varie: dal "compro oro" a veri e propri investimenti.
Il contenuto del pacco era stato dichiarato al vettore come generico "metallo". Insospettiti, quando uno dei collaboratori dei titolari dell'azienda è andato a ritirare il plico, i finanzieri l'hanno fermato per sottoporlo a un controllo. All'apertura dell'involucro sono emersi quattro lingotti d'oro purissimo del valore di oltre 130 mila euro. La Guardia di finanza ha quindi disposto il sequestro dell'oro per violazione della normativa in materia di riciclaggio e valutaria. I finanzieri stanno inoltre acquisendo ulteriori elementi su altre spedizioni analoghe eventualmente effettuate in passato e sui reali destinatari dei quattro lingotti d'oro.
Sull'azienda dell'hinterland barese è stata aperta un'indagine della finanza: al vaglio degli inquirenti c'è soprattutto la modalità di pagamento dei lingotti. Sulla documentazione di trasporto, infatti, era indicato un valore molto basso – decisamente minore dei 130 mila euro -, che consentiva all'azienda di aggirare i controlli sul pagamento dell'oro da parte della Guardia di finanza. Il collaboratore che aveva ritirato il pacco e i due titolari della società di Palo del Colle sono stati denunciati all'Autorità giudiziaria.
