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Bambino suicida a 12 anni: la sorellina lo trova impiccato in cameretta

Dramma a Vittorio Veneto. Il ragazzo è in condizioni disperate. Ancora sconosciute le cause dell’insano gesto.
A cura di B. C.
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Un bambino di appena 12 anni si è impiccato nella sua cameretta. Il dramma è avvenuto lunedì sera, subito dopo cena, a Vittorio Veneto, comune in provincia di Treviso. E’ stata la sorellina più piccola a fare la sconvolgente scoperta: è entrata in stanza ed ha trovato il figlioletto appeso alla corda. Il ragazzino è stato trasportato all'ospedale di Conegliano dove attualmente versa in condizioni disperate.

Secondo le ricostruzioni de La Tribuna di Treviso e de Il Gazzettino, il dodicenne, che frequenta la seconda media, dopo cena si era rifugiato nella sua cameretta, ma invece di mettersi a guadare la tv o messaggiare con gli amici si è stretto una corda al colla e ha cercato di farla finita. Nonostante l’agghiacciante scoperta, la sorellina è stata capace di dare l'allarme. Erano circa le nove di sera. E’ stata una parente, un’infermiera con esperienza di primo soccorso, la prima a soccorrere il 12enne insieme ai genitori del piccolo, togliendogli la corda dal collo e a praticargli  le prime manovre di rianimazione e di massaggio cardiaco. Ma il cuore del piccolo si era già fermato. Trasportato d’urgenza in ospedale da un’ambulanza, i medici non hanno ancora dichiarato la morte cerebrale, anche se purtroppo le speranze di tenerlo in vita sono ormai ridotte al minimo.

Ancora sconosciute le cause del gesto. Il Gazzettino, in merito all’immane tragedia,  ha interpellato il dottor Umberto Simonetti, direttore dell’Unità Operativa Infanzia, adolescenza Famiglia dell’Usl di Conegliano-Vittorio Veneto, che ha spiegato: “Solo nel 2015 sono stati da noi seguiti 392 bambini tra gli 11 e 14 anni. E di questi i bambini con disturbi di tipo psicologico, di fragilità relazionale con genitori e coetanei o scuola, sono stati ben oltre il centinaio. Un fenomeno fino a qualche anno fa non così marcato. I ragazzini hanno meno strumenti per pensare, riflettere di fronte a difficoltà e frustrazioni”.

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