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Baby squillo dei Parioli: cliente patteggia, mille euro e niente carcere

L’uomo condannato ad un anno di reclusione ma con sospensione condizionale della pena e quindi ha evitato il carcere.
A cura di Antonio Palma
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Arriva il primo patteggiamento per uno dei clienti delle baby squillo dei Parioli, le due minorenni che venivano fatte prostituire in un appartamento del quartiere bene di Roma. L’uomo, un trentenne che aveva deciso di presentarsi spontaneamente agli inquirenti, ha patteggiato una pena a mille euro di multa e un anno di reclusione, ma con sospensione condizionale della pena e dunque ha evitato il carcere. L'uomo era accusato di prostituzione minorile perché secondo i pm capitolini era consapevole che le studentesse avessero meno di 18 anni. Per lui la procura aveva già dato l'assenso al patteggiamento alla fine di settembre, ma oggi il Giudice per le udienze preliminari del tribunale di Roma, Massimo Di Lauro, ha preso atto dell'accordo dando il via libera alla pena con sospensione condizionale.

Il processo baby squillo dei Parioli

La Procura di Roma ha concordato il patteggiamento anche con altri tre clienti delle baby squillo dei Parioli per i quali però devono ancora essere fissate le udienze. La pena concordata è la stessa inflitta ai due clienti che hanno affrontato il processo centrale sulle baby squillo e che ha visto come principale imputato Mirko Ieni, ritenuto il vertice del giro di squillo minorenni e per questo condannato a dieci anni. Nello stesso processo furono ritenuti colpevoli anche tutti gli altri imputati, da Nunzio Pizzacalla condannato a sette anni, alla mamma di una delle due giovani, condannata a sei anni per aver spinto la figlia a prostituirsi per denaro.

Le indagini sui clienti delle baby squillo dei Parioli

Le indagini però sono proseguite soprattutto per accertare il giro di clienti delle baby squillo dei Parioli.  A questo proposito il procuratore aggiunto Maria Monteleone e il pm Cristiana Macchiusi che coordinano le indagini hanno affidato al Nucleo investigativo dei carabinieri un meticoloso lavoro sulla marea di dati raccolti. Sono le indagini che riguardano una sessantina di presunti clienti tra cui anche Mauro Floriani, marito di Alessandra Mussolini, per i quali gli inquirenti stanno ultimando gli accertamenti.

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