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Aaron Swartz: dietro il suicidio una collaborazione con Wikileaks?

Nuove ombre sul suicido del genio informatico, Wikileaks sostiene che Swartz aveva contatti con Julian Assange anche se afferma di non poterlo dimostrare.
A cura di Antonio Palma
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Aaron Swartz: dietro il suicidio una collaborazione con Wikileaks?

Nuovi aspetti venuti alla luce in questi giorni rendono il suicidio di Aaron Swartz ancora più enigmatico. Fonti ufficiali hanno chiarito che la morte del giovane genio dell’informatica è collegabile ai disturbi tipici della depressione scaturiti a causa della nota vicenda giudiziaria per il furto di dati dall’archivio del MIT, messi poi a disposizione di tutti secondo la cultura del dominio pubblico. Oggi però sulla versione ufficiale viene gettata un'ombra dalle rivelazioni  fatte da uno dei due profili che vengono usati di solito da Wikileaks per la comunicazione ufficiale. Secondo l'organizzazione infatti Aaron Swartz aveva contatti diretti con i membri di Wikileaks con cui aveva collaborato, ma anche direttamente con il leader Julian Assange oggi ricercato dalla giustizia. "Abbiamo buoni motivi per credere che Aaron Swartz sia stato una fonte di WikiLeaks, ma non possiamo provarlo" scrivono in un tweet i responsabili dell'organizzazione. Ovviamente la notizia è tutta da verificare anche perché è raro che WikiLeaks sveli così facilmente le sue fonti confidenziali. Ad ogni modo se la notizia si rivelasse vera potrebbe complicare ancora di più il quadro della morte di Swartz configurandolo come un nuovo giallo condito di spie e servizi segreti.

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