Yemen, parla il bandito che ha rapito Spadotto: “Libero entro 2 giorni”

Alessandro Spadotto, il carabiniere italiano rapito domenica scorsa a Sanaa, capitale dello Yemen, sarà libero entro due giorni: è l’ultima notizia, che fa sperare in una conclusione veloce e positiva della vicenda, che arriva in seguito alla mediazione del governo yemenita con i rapitori. Il ministro degli Interni yemenita, nelle ultime ore, aveva fatto sapere di aver individuato i responsabili del sequestro del responsabile alla sicurezza italiano: si tratta di una tribù non legata ad Al Qaeda e in particolare di un “bandito”, Ali Naser Huraidkan, il quale ha avanzato delle richieste personali in cambio dell’ostaggio. Lo stesso bandito che ha affermato stamani, in una telefonata all’agenzia yemenita Maareb Press, della imminente liberazione di Spadotto.
Il bandito chiede l’annullamento del divieto di espatrio e un risarcimento – La liberazione del carabiniere sarebbe dunque la conclusione di una mediazione in corso tra i capi tribù e i rappresentanti del governo dello Yemen: è stato, infatti, lo stesso Huraidkan a confermare di non appartenere ad alcun partito politico, né a organizzazioni terroristiche ma che il rapimento sarebbe solo “un esercizio di pressione sul governo yemenita”. In cambio della liberazione di Spadotto, Huraidkan vuole “l’annullamento del divieto di espatrio, un risarcimento economico e la restituzione delle somme di denaro sottratte durante la prigionia”, il bandito, infatti, era stato arrestato a gennaio con l’accusa di aver ucciso alcuni soldati yemeniti.
“Spadotto sta benissimo, al Governo italiano nessuna richiesta” – La mediazione per il rilascio di Spadotto continuerà anche oggi, lo ha fatto sapere lo stesso capo tribù: “Ho avuto un incontro ieri con una commissione di mediatori e ci rivedremo oggi. Ieri abbiamo raggiunto alcuni obiettivi e spero che la questione venga risolta in modo da poterlo liberare oggi o domani”. Alessandro Spadotto, intanto, già a 48 ore dal rapimento, aveva mandato un sms alla fidanzata e le aveva fatto sapere che stava bene, condizione confermata dai rapitori i quali dicono che il carabiniere “ha tutto ciò che chiede” e sta benissimo, “meglio di quanto possa stare in Italia”. E dal nostro Paese i rapitori sembrano non voler nulla: Spadotto è solo una “carta per fare pressione”, al Governo italiano nessuna richiesta.