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Vitalizi, l’ex parlamentare Grillini: “Ho il tumore, con il taglio non posso pagarmi le cure”

Franco Grillini ha scritto: “Questi tagli sono molto dolorosi perché, com’è noto, chi ha un cancro deve affrontare moltissime spese accessorie per la sopravvivenza quotidiana, che sono a carico dell’ammalato”.
A cura di Davide Falcioni
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Il taglio dei vitalizi agli ex parlamentari continua a far discutere. Stavolta a protestare vivacemente è Franco Grillini, parlamentare dal 2001 al 2008 e conosciuto per le sue battaglie per i diritti degli omosessuali: "Nel mio caso – ha dichiarato – questi tagli sono molto dolorosi perché, com’è noto, chi ha un cancro deve affrontare moltissime spese accessorie per la sopravvivenza quotidiana, che sono a carico dell’ammalato". Grillini, colpito da un mieloma multiplo, passerà da 4.725 a 2.486 euro e per questo ha deciso di affidare a un postsu Facebook tutta la sua rabbia per essere stato colpito in "modo ingiusto e sproporzionato" dalla misura. "So bene di essere impopolare con la polemica sui vitalizi e che è quasi impossibile ragionare con gli hater che si sono già scatenati", ha scritto. L’ex parlamentare spiega anche di aver chiesto "inutilmente" un incontro con il presidente della Camera "per suggerirgli una riforma meno brutale e che soprattutto tenesse conto delle situazioni personali di malattie gravi o croniche ed anche dell’età avanzata della platea a cui è rivolto il provvedimento".

"Solo alla Camera – continua – ci sono 4-500 ex parlamentari a rischio indigenza dopo questo provvedimento. So bene che si parla di una materia ‘impopolare' e che ogni intervento rischia di essere letto come ‘difesa della casta'. Ma ci si deve chiedere una volta per tutte cosa vuol dire rappresentare con disciplina e onore chi ci ha eletto in Parlamento". Per Grillini "prendere provvedimenti retroattivi in modo indiscriminato è ingiusto e crudele verso persone anche di 80 e 90 anni o persone gravemente malate che non hanno più potere contrattuale, facendo di tutta un’erba un fascio in quella che appare una ‘damnatio memoriae’ verso persone tutt’altro che ‘privilegiate’, almeno per la maggior parte".

L'ex parlamentare ha chiosato: "Ora ci saranno una valanga di ricorsi, compreso ovviamente il mio, e saremo di nuovo esposti al pubblico ludibrio. Ma la verità non mi ha mai fatto paura e non può certo far paura quando si ha un tumore e una più che incerta aspettativa di vita".

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