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“Vai in cucina!”: l’insulto sessista del senatore Laus verso la collega del M5S Maiorino

A Palazzo Madama, durante la discussione sul decreto Sicurezza sono volati insulti sessisti. Il senatore del Partito Democratico Mauro Laus infatti ha interrotto l’intervento della senatrice del Movimento 5 Stelle Alessandra Maiorino urlando “Vai in cucina!”. Un insulto che ha portato le colleghe leghiste a chiedere provvedimenti immediati.
A cura di Chiara Caraboni
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Il senatore del Partito Democratico Mauro Laus non è riuscito a controllarsi in Aula, durante la discussione generale sul Decreto legge Sicurezza di Matteo Salvini. Così, mentre la senatrice delle fila del Movimento 5 Stelle Alessandra Maiorino stava esponendo il suo intervento, la sua voce è stata scavalcata da un altisonante "Tornatene in cucina!", esclamato appunto dal senatore del PD Laus, costringendo la senatrice a fermarsi per un attimo, per poi riprendere la sua orazione grazie all'intervento di Paola Taverna, vicepresidentessa del Senato.

Chiaramente un insulto sessista, a dimostrazione che le stesse istituzioni politiche spesso sono lo specchio dei problemi sociali, nonostante le numerose parole spese in difesa della donna, dei pari diritti, dell'uguaglianza e del suo ruolo, teoricamente, pari all'interno della società. Insomma, una manifestazione di maschilismo, una mancanza di rispetto verso tutte le donne che occupano ruoli più o meno prestigiosi. E ovviamente, l’affermazione del senatore Laus ha creato non poco sconcerto in Aula sul momento, ma anche a conclusione dei lavori. Infatti le senatrici della Lega si sono unite immediatamente, prendendo le distanze da quanto accaduto e richiedendo al più presto “provvedimenti sanzionatori". E insieme, le senatrici hanno pubblicato una nota non solo per esprimere solidarietà alla collega, ma anche per denunciare pubblicamente un fatto ritenuto inammissibile.

Nella lettera, si legge:

La pochezza dell’epiteto tradisce altrettanta pochezza culturale e stupisce provenga da una parte politica che costantemente si professa vicina alle donne e alla loro condizione. La dialettica istituzionale e parlamentare, seppur dura ed accesa, non può e non deve trascendere ai livelli più infimi e non consoni all’Assemblea ed al mandato conferitoci dai cittadini. Noi senatrici della Lega, esprimendo tutta la nostra solidarietà alla collega, ci auguriamo che vengano presi gli opportuni provvedimenti sanzionatori, che non risarciscono la senatrice della sciocca e puerile offesa, ma che inviino ai cittadini un segnale chiaro ed inequivocabile: la donna merita rispetto e cortesia in Senato come per le nostre strade.

Anche Beatrice Brignone, segretaria di Possibile, con un comunicato, ha commentato le parole del senatore Laus: "Il senatore del Pd, Mario Laus, dai banchi del Senato ha urlato alla senatrice del Movimento 5 Stelle, Alessandra Maiorino, di "andarsene in cucina". Questo è il livello dell’opposizione targata Partito Democratico. Non c’è alcuna differenza, tra il senatore Laus e il senatore Pillon: stessa matrice sessista e volgare, che non accetta di vedere una donna al pari di un uomo. Le parole pronunciate attingono dalla stessa matrice che vige in ogni strato della società e nutre discriminazioni, molestie e violenze. Il senatore Laus deve vergognarsi insieme a chi nel suo partito non ne prende le distanze, pretendendo le dimissioni dal Senato e dal partito."

Il commento di Alessandra Maiorino

Sul suo profilo Facebook, la senatrice ha scritto: "Tecnicamente si chiama Cupio Dissolvi, è l'espressione latina ripresa da una lettera di S. Paolo, per esprimere un inconsapevole desiderio di sparire, di dissolversi, in breve, di morire. È purtroppo la sindrome autolesionista di cui è preda quel che resta della sinistra in questo paese, che invece ha bisogno di chi difenda certi valori sacrosanti, come quello della parità di genere, della difesa dei più fragili, della giustizia sociale. Ce ne facciamo carico noi, li porteremo avanti con l'aiuto degli italiani che non si riconoscono più in questo inganno di destra e sinistra, buono solo per dividerci in fazioni e tenerci in scacco. Ringrazio le colleghe senatrici della Lega, per il loro messaggio di vicinanza e solidarietà, che ho molto apprezzato, e invito il senatore Laus a provare qualcuno dei miei piatti. La carbonara vegetariana come la faccio io, non la fa nessuno!"

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