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Vaccini, Grillo ai presidi: “Polemica surreale, autocertificazione valida anche per il 2018”

Grillo annuncia che è stata depositata una proposta di legge della maggioranza sui vaccini, che propone un ‘obbligo flessibile’: “Spingeremo per il metodo della raccomandazione che è quello che noi prediligiamo da un punto di vista politico, nel quale prevederemo delle misure flessibili di obbligo sui territori”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il decreto Milleproroghe, che contiene anche lo slittamento delle sanzioni per chi viola l'obbligo vaccinale, che riguarda in modo specifico la fascia d'età che va da 0 a 6 anni, passerà al vaglio della Camera a settembre. Ma intanto per il prossimo anno scolastico, sarà bastevole un'autocertificazione.

La ministra pentastellata della Salute ha risposto alle polemiche sollevate ieri sera dall'Assoziazione nazionale presidi, che in una nota aveva sottolineato i rischi per la salute di bimbi immunodepressi, e aveva fatto sapere che senza una certificazione della Asl non avrebbe potuto consentire l'accesso nelle scuole: "Lo strumento dell'autocertificazione è stato usato per tutto il 2017, non capisco questa presa di posizione di ieri. Lo useremo anche per il 2018, perché Lorenzin non ha istituito l'Anagrafe vaccinale nazionale e non volevamo caricare il cittadino di un onere ulteriore costringendolo a fornire tutta la documentazione".

E poi ha assicurato che verrà punito severamente chi produrrà una documentazione falsa: "Ricordiamo che le false certificazioni sono un reato perseguibile. Trovo davvero surreale tutta questa polemica. Io non c'entro nulla, non esiste una circolare Grillo".

C'è – ha proseguito la ministra a La7 – una circolare condivisa Ministero della Salute-Miur antecedente di un mese a questo emendamento sui vaccini approvato in Senato durante l'esame del dl Milleproroghe. E, ripeto, l'autocertificazione è un atto deciso dal precedente governo e che proseguirà'

La circolare Grillo-Bussetti, citata dalla ministra, che prevede appunto l'autocertificazione per i vaccini, "non solo confligge con la vigente normativa sulla certificazione delle vaccinazioni obbligatorie, ma contrasta con il DPR 445/2000 che recita ‘I certificati medici, sanitari … non possono essere sostituiti da altro documento". Questo è il parere del Collegio dei professori universitari di pediatria. Posizione sostenuta anche dai presidi, sempre sul piede di guerra: l'autocertificazione non è "utilizzabile in campo sanitario se non a seguito di espressa previsione legislativa".

E intanto è stata depositata una proposta di legge della maggioranza che propone un ‘obbligo flessibile' sulle vaccinazioni, che variererebbe da Regione a Regione: "Abbiamo depositato ieri la proposta di legge della maggioranza in cui spingeremo per il metodo della raccomandazione che è quello che noi prediligiamo da un punto di vista politico, nel quale prevederemo delle misure flessibili di obbligo sui territori, e quindi anche nelle regioni e nei comuni dove ci sono tassi più bassi di copertura vaccinale o emergenze epidemiche. Sebbene mi prendano in giro su questo punto, l'idea di un obbligo flessibile a seconda dei territori è l'idea più sensata" – ha spiegato ancora Grillo – "Ci sono infatti Regioni con 97% delle coperture e altro con l'87%. Da qui la necessità di un obbligo flessibile, la cosa più razionale da fare. In ogni caso da settembre – ha concluso – partiremo con una campagna di comunicazione nazionale sul tema, cosa che non era ancora stata fatta".

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