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Usa: vietare le pistole ai ciechi potrebbe essere discriminatorio

Negli Stati Uniti si è scatenato un vivace dibattito sulla presunta discriminazione che subirebbero le persone non vedenti nell’uso delle armi.
A cura di Antonio Palma
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Prosegue il dibattito negli Stati Uniti sulla possibilità o meno per i ciechi di possedere un'arma. In uno dei Paesi dove il possesso delle armi è considerato un diritto dei cittadini si è scatenato infatti una vivace disputa sulla presunta discriminazione che subirebbero le persone non vedenti proprio sul possesso di armi. In questi giorni il problema è al centro delle discussioni delle autorità dello stato dell'Iowa dopo che nel 2011 alcuni sceriffi dello Stato hanno permesso ai non vedenti di avere un'arma, sulla base di una legge dello stato americano che vieta discriminazioni per le abilità fisiche. Insomma secondo questa interpretazione negare la pistola a un cieco potrebbe essere un atto discriminatorio. La pensano così dall'associazione "Disability rights Iowa" (Diritti dei disabili in Iowa) secondo la quale negare il permesso di possedere una pistola a un cieco sarebbe una violazione dell'Americans with disabilities Act, la legge sui diritti dei disabili.

Il problema non è di poco conto visto che secondo molti la legge sarebbe contrastante. In effetti in molti Stati per avere un porto d'armi bisogna dare la prova delle capacità fisiche, come ad esempio in Nebraska dove c'è bisogno di una patente o di una dichiarazione medica o come il Kansas dove il porto d’armi è stato negato a chiunque soffra di un’infermità fisica che impedisce la sicura manipolazione di un’arma. "Il fatto che non puoi guidare non implica che non puoi sparare in un raggio prestabilito e vedere un obiettivo" ha ribattuto Jane Hudson dell'associazione "Disability rights Iowa".

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