2.446 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

USA, bimba uccisa dall’influenza. La madre: “Aveva la febbre a 40° e l’hanno mandata a casa”

La piccola, originaria del New Jersey, è la seconda bimba a morire per i sintomi dell’influenza in pochissime ore negli USA. Ed ora i genitori accusano i medici dell’ospedale dove è stata ricoverata: “Ci hanno detto che stava bene e l’hanno rispedita a casa”.
A cura di Biagio Chiariello
2.446 CONDIVISIONI
Immagine

Stephanie Conteron aveva in programma di portare sua figlia Nevaeh a vedere il musical "Aladdin" a Broadway ieri sera. Ma invece di godersi lo spettacolo con la sua bimba di 6 anni, la donna del New Jersey dovrà organizzare il funerale della piccola. Nevaeh Hernandez è la seconda bimba americana a morire per i sintomi dell’influenza in pochissimi giorni, dopo Gabriella Chabot in California. Secondo la sua famiglia questa tragedia avrebbe probabilmente evitata, se la giovanissima non fosse stata mandata a casa dall'ospedale con la febbre quasi a 40°. Venerdì pomeriggio Nevaeh era tornata a casa dopo le lezioni e aveva detto di avere mal di testa. La madre, Stephanie Conteron, le ha dato dei medicinali contro l’influenza e ha notato che la sua temperatura cominciava a salire. L’ha quindi portata al centro medico dell'Università di Hoboken quella stessa sera. La piccola è stata tenuta sotto osservazione per tre ore. Un'infermiera e un assistente medico hanno spiegato alla genitrice che gli esami per mal di gola e influenza era risultati negativi, e così la bambina è stata rimandata a casa nonostante avesse la febbre alta.

Ma la madre ha deciso di farla controllare in un altro centro medico, lo Hackensack University Hospital. Lì, Nevaeh ha avuto quattro crisi, è entrata in coma ed è morta lunedì, ha detto l'avvocato della famiglia Louis Zayas. "Qui l’obiettivo è far capire il pubblico della pericolosità di questa influenza. Anche se a tuo figlio è stata somministrata la vaccinazione antinfluenzale, come a Nevaeh, potrebbe non essere sufficiente", ha detto Zayas. Sandra Rivera, la nonna materna della bimba, ricorda che “tutti hanno il diritto di chiedere a un medico di vedere il loro bambino e di stare in un ospedale finché non sentono di aver ricevuto le migliori cure”. E continua: "Solo un genitore può capire come ci si sente dopo la perdita di un figlia", ha detto l’anziano. “E in questo caso è ancora peggio, perché noi riteniamo che la morte di Navaeh poteva essere evitata".

2.446 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views