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Trump attacca i giornalisti e promette: “A giorni il nuovo decreto immigrazione”

Il presidente americano ha annunciato per la prossima settimana un nuovo ordine esecutivo dopo il “muslim ban”. Intanto per Trump arriva un altro “no”: Robert Harward, scelto per sostituire il dimissionario Flynn, avrebbe rifiutato il posto di Consigliere per la sicurezza nazionale.
A cura di Susanna Picone
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Il presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump, ancora impegnato nel costruire la squadra intorno a sé dopo il caso Flynn, ha annunciato per la prossima settimana un nuovo decreto immigrazione “per proteggere i confini del Paese”. Un decreto che arriva dopo il contestato “muslim ban” e che questa volta sarà “fatto su misura” dopo la decisione dei giudici che hanno confermato la sospensione sul bando degli arrivi da sette Paesi a maggioranza musulmana. “Non mi tirerò mai indietro dal difendere l'America e manterrò fino all'ultimo le mie promesse”, ha affermato Trump nella sua prima lunga conferenza stampa da solo alla Casa Bianca. Conferenza stampa che era stata indetta per presentare Alexander Acosta, che Trump ha scelto come candidato a segretario del Lavoro dopo che Andy Puzder si è ritirato.

L’attacco di Trump alla “stampa disonesta”

E dopo la magistratura politicizzata, nel corso della conferenza stampa un Trump furibondo ha anche attaccato i media, parlando di “stampa disonesta”. “I media non parlano nell'interesse della gente, del popolo americano, ma in nome di interessi privati. Sono disonesti”, ha detto il presidente americano facendo riferimento anche a una “stampa fuori controllo” con un “livello di disonestà fuori controllo”. “I media tentano di attaccare la nostra amministrazione perché sanno che stiamo dando seguito a quanto promesso e la cosa non li rende felici per qualche motivo”, ha detto ancora. “Abbiamo ereditato il caos, un disastro – ha poi detto – io sto solo seguendo quello che ho promesso di fare”.

L’ultima tegola per Trump: Harward rifiuta di sostituire Flynn

Non ha potuto evitare di parlare anche del caso Russia e ha detto che Michael Flynn, nel parlare con l'ambasciatore russo a Washington, “faceva solamente il suo lavoro” anche se ha ammesso di aver trovato inaccettabile che l'ex consigliere alla sicurezza non abbia riferito il contenuto dei colloqui al vice presidente Mike Pence e che poi abbia sostenuto di non ricordare i dettagli. Intanto Trump sembra avere problemi anche per trovare un sostituito di Flynn per ricoprire l’incarico di consigliere per la Sicurezza nazionale. Il viceammiraglio Robert Harward avrebbe infatti declinato l'offerta. Un possibile motivo sarebbe legato al fatto che Harward aveva posto come condizione quella di portarsi il suo team.

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