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Trieste, Polidori rilancia: “Il clochard a cui ho gettato le coperte guadagna 1800 euro al mese”

Intervistato in radio durante la trasmissione “La Zanzara”, il vicesindaco di Trieste Paolo Polidori continua a parlare del clochard a cui ha gettato le coperte. A suo dire, quell’uomo ci guadagna a stare lì: “È un barbone volontario, guadagna 1800 euro al mese, 60 al giorno. Ogni giorno, me lo dicono i commercianti, andava a cambiare da loro i soldi raccolti”.
A cura di Susanna Picone
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Proprio non sembra aver intenzione di fare alcun passo indietro Paolo Polidori, il vicesindaco di Trieste travolto dalle polemiche dopo un post su Facebook in cui si vantava di aver gettato le coperte di un senzatetto. Polidori non sembra pentito del suo gesto tanto da rilanciare. Intervistato in radio da Giuseppe Cruciani e David Parenzo durante la trasmissione “La Zanzara”, per il vicesindaco di Trieste, che continua a non ritenersi razzista, il clochard a cui ha gettato le coperte è tale per scelta e guadagnerebbe 1800 euro al mese con le donazioni. “Ci guadagnava a stare lì”, ha detto in radio il vicesindaco tirando in ballo i commercianti di Trieste che al politico avrebbero detto che quell’uomo andava a cambiare da loro i soldi raccolti. Polidori ha quindi fornito delle cifre: 60 euro al giorno, quindi 1800 euro circa ogni mese. “È una scelta remunerativa. E comunque sporcava la strada, quello era un bivacco, a un certo punto è spuntata una tenda vera e propria”, così continuando a spiegare che avrebbe gettato gli averi del clochard perché convinto che fossero stati abbandonati, ovvero non più utilizzabili.

“Io dipinto come un mostro ma non sono razzista” –  “Mi hanno dipinto come un mostro ma non sono razzista. Abbiamo offerto al barbone la possibilità di andare in una struttura ma ha sempre rifiutato. Sono passato di lì e pensavo che questa persona fosse andata via. Altrimenti non lo avrei fatto. Pentito? No, ma non mi sono spiegato bene. Se lo rifarei? Se non appartenessero a una persona, toglierei di nuovo gli stracci abbandonati. Ho presunto che il barbone non fosse lì”, ha aggiunto ancora il vicesindaco spiegando di venir sollecitato anche dai commercianti a intervenire. “Adesso lo sto cercando. Se fosse disposto a entrare in un centro gli comprerei dei vestiti e lo inviterei a cena a casa mia”, ha quindi ribadito.

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