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Tragedia in montagna: due alpinisti intrappolati dalla bufera, morti di freddo sul Cervino

I due alpinisti inglesi avevano lanciato l’allarme giovedì sera ma purtroppo a causa delle condizioni meteo non è stato possibile raggiungerli, sono morti assiderati in alta quota. I loro cadaveri ritrovati solo sabato.
A cura di Antonio Palma
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Assiderati e coperti da oltre mezzo metro di neve, così purtroppo sono stati ritrovati oggi i corpi senza vita di due alpinisti impegnanti nei giorni scorsi in una scalata sul monte Cervino. Si tratta di due cittadini inglesi che avevano deciso di fare una scalata sulle Alpi in Val d’Aosta. I due erano considerati dispersi da giovedì quando non avevano fatto rientro dopo l'escursione ed era scattato l'allarme. Purtroppo a causa del maltempo i soccorritori non sono riusciti a individuarli in tempo e i due sono stati avvistati solo oggi sotto il Pic Tyndall, poco distante dalla Gran Corda, a circa 4 mila metri di quota. Secondo i medici che hanno partecipato ai soccorsi, i due inglesi sono morti a causa del freddo.

Secondo il comandante del Soccorso alpino della Guardia di finanza di Cervinia, i due alpinisti sarebbero stati sorpresi da una bufera in alta quota senza possibilità di muoversi. I due hanno lanciato l'allarme raccontando di essere completamente bagnati e in piena bufera dopo un violento temporale, ma le comunicazioni con i soccorsi si sono interrotte poco dopo le 22 di giovedì. "Uno indossava indumenti leggeri, l’altro aveva qualche capo un po’ più pesante, per questo avevano cercato riparo in un nicchia sottovento, sdraiandosi l’uno accanto all’altro", ha spiegato il maresciallo Massimiliano Giovannini, ma niente hanno potuto contro un vento a 80 chilometri l'ora e temperature che di notte si abbassano anche oltre i 10 gradi sotto lo zero. I loro corpi infine sono stati ricoperti dalla neve caduta abbondante in zona.

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