Torino, sgomberata la palazzina blu dell’Ex Moi
E' scattata questa mattina all'alba la terza tappa dell'operazione di sgombero dell'ex Moi, l'ex villaggio olimpico di Torino da tempo occupato da migranti e famiglie indigenti: carabinieri e polizia hanno svuotato la palazzina blu e allontanato le 173 persone che ci vivevano dopo aver fatto la stessa cosa nei mesi scorsi con gli scantinati e la palazzina arancione. Quello della struttura è stato presentati come uno sgombero "dolce" e vede impegnati, in un progetto di ricollocazione dei migranti, Prefettura, Questura e Comune di Torino, insieme con la Diocesi, la Regione Piemonte e la Compagnia di San Paolo. "Le procedure si stanno svolgendo nella collaborazione di autorità competenti e occupanti. Questi ultimi verranno seguiti in percorsi di inclusione. Ringrazio tutte le realtà coinvolte", ha scritto su Twitter la sindaca Chiara Appendino. "Il progetto continua, una palazzina alla volta, man mano che c'è disponibilità abitativa", ha aggiunto l'assessora al Welfare, Sonia Schellino. "La questione più importante è ora il lavoro".
Nei giorni scorsi il ministero dell'Interno aveva reso noto un contributo di 800 mila euro da parte del Viminale come supporto allo sgombero dell'ex villaggio olimpico. E in un precedente incontro tra il ministro Matteo Salvini e la prima cittadina di Torino Chiara Appendino, a gennaio, era emersa l'intenzione di liberare interamente la struttura entro un anno. Quella dello sgombero dolce è una modalità considerata innovativa, che prevede che – prima di allontanare le persone dalla struttura – venga loro trovata un'alternativa abitativa valida e pienamente rispettosa dei loro diritti.