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Thailandia: i ragazzi salvi anche grazie alla meditazione (insegnata dall’allenatore)

Gli ultimi dei ragazzini rimasti intrappolati nella grotta di Tham Luang in Thailandia sono stati salvati ieri, insieme anche al loro allenatore Ekkapol Chanthawong, che è stato l’ultimo a uscire. Un allenatore che ha vissuto per anni in un monastero buddista e che in questi lunghi giorni nella grotta ha saputo insegnare ai suoi calciatori a restare calmi.
A cura di Susanna Picone
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Sono tutti coscienti e in buone condizioni, anche se hanno perso circa due chili, i dodici ragazzini per giorni rimasti bloccati all’interno di una grotta in Thailandia insieme al loro allenatore Ekkapol Chanthawong, per tutti “Aek”. Gli ultimi dei baby calciatori ancora intrappolati nella grotta sono stati salvati ieri, come anche il loro allenatore che è stato l’ultimo a uscire. Un allenatore che in Thailandia è stato definito forse prima un incosciente – perché è stato lui a portare i ragazzi in quella pericolosa grotta dopo un allenamento – ma poi anche un eroe, perché capace di tranquillizzarli e supportarli per tutto il tempo. Quando sono arrivate le prime foto dei ragazzi bloccati nella caverna tutti si sono stupiti di quanto fossero calmi quei giovani. “Nessuno piange, o si dispera, sbalorditivo”, diceva la madre di uno di loro intervistata dall'Ap. Quella calma secondo anche i soccorritori è stata una delle chiavi della loro sopravvivenza e si deve tutto al loro giovane allenatore. Uno dei sub presenti a Tham Luang ha spiegato che il saper respirare tranquilli è un elemento chiave nell'utilizzo delle maschere di nuova generazione che fanno respirare col naso.

Ekkapol Chanthawong detto Aek – raccontano i familiari – li aveva abituati a fare sempre una meditazione tranquilli prima o dopo gli allenamenti”. Il giovane allenatore, 25 anni, quando ha perso i genitori ha vissuto 10 anni in un monastero buddista dove si è addestrato alla meditazione. Poi si è trasferito presso una delle due nonne per accudirla in quanto ammalata. Raggiunta la maggiore età, il giovane ha iniziato la carriera di allenatore di calcio. “Può meditare fino a un'ora – ha detto lo zio – questo certamente ha aiutato lui e i ragazzi a rimanere calmi”.

I soccorritori: “Non siamo sicuri se questo sia un miracolo o la scienza” – “Non siamo sicuri se questo sia un miracolo o la scienza o qualcos'altro. Tutti i 13 Cinghiali sono ora fuori dalla grotta”, hanno scritto i Navy Seal thailandesi quando finalmente ieri è terminata la missione di salvataggio nella grotta Tham Luang. Le autorità sanitarie hanno fatto sapere che gli otto ragazzi salvati lunedì sono di buon umore e hanno un sistema immunitario forte perché sono calciatori. Jesada Chokdumrongsuk, vicedirettore generale del ministero della Sanità pubblica, ha detto che i primi quattro ragazzi salvati sono già in grado di nutrirsi normalmente. Due hanno una probabile infezione polmonare, ma tutti e otto sono generalmente “sani e sorridenti”. Hanno lasciato la grotta e sono in buone condizioni anche i quattro Navy Seal – tra cui un medico militare – che per una settimana hanno fatto compagnia ai giovani e al loro allenatore.

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