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Tav, minacce al senatore Pd Esposito: “La tua vita non vale niente”

Il senatore, già noto per le sue posizioni a favore della Torino Lione, ieri aveva commentato la denuncia di molestie da parte della polizia di una movimentista No Tav: “Si è inventata tutto, hanno fatto bene a manganellarla”. Oggi, la lettera minatoria con tanto di stella a 5 punte. Sul caso sta indagando la Digos.
A cura di Biagio Chiariello
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Nuove minacce all'indirizzo di Stefano Esposito, senatore del Partito democratico già noto per le sue posizioni a favore della linea ad alta velocità Torino-Lione. "Ormai la tua vita non vale più niente, sei il primo della lista", si legge in un passaggio della lettera a lui indirizzata e ‘firmata' da una stella a cinque punte, che ricorda quella tristemente nota utilizzata dalle Brigate Rosse. C'è da dire che il parlamentare, ieri, su Twitter se l'era presa con Marta Camposana, attivista No Tav, che aveva denunciato violenze e molestie da parte della polizia dopo i disordini in Val di Susa della scorsa settimana. Secondo Esposito la donna avrebbe mentito sul comportamento delle forze dell'ordine nei suoi confronti:  "Parte da Pisa per andare a fare la guerra allo Stato, prende giustamente, qualche manganellata e si inventa di essere stata molestata #bugia". E sugli scontri: "Se vogliamo debellare questa forma di guerra allo stato dobbiamo ‘decapitare' i mandanti politici e le organizzazioni che li sostengono".

"Sei il primo della lista" – Oggi la lettera intimidatoria nei confronti di Esposito. A trovarla è stata lui stesso nella buca delle lettere di casa. "Ormai la tua vita non vale più niente, il popolo si è organizzato. Sei il primo della lista. Nessuno è in grado di proteggerti" è scritto nella lettera, che è stata presa in consegna dalla Digos di Torino. Le contestazioni comunque vanno oltre quella sulla Torino-Lione. Nel messaggio si sostiene che Esposito abbia scelto di seguire "tutte le lobby peggiori": Tav, F35, Terzo Valico. È poi accusato di essere "servo di Ltf".

La reazione su Facebook: "Li aspetto, non ho paura" – Stefano Esposito –  che già in passato era finito nel mirino di intimidazioni su Facebook e pacchi minatori – prova a non scomporsi. Questo la sua reazione: "Io non ho paura perché questi sono buoni solo dietro una maschera antigas in 200 a fare il tiro al poliziotto – scrive su FB – . Nella vita mi sono scelto questa battaglia e li aspetto, vengano pure", ha commentato Esposito, "quando li trovi fuori cambiano strada. Venghino, venghino, che ci posso fare?. Queste persone – dice ancora  – sono legittimate da alcuni partiti, forze politiche e personaggi: Cinque Stelle, Vendola e Rifondazione Comunista che parla di occupazione militare. Ci rendiamo contro di cosa è diventata la Val di Susa? Camion bruciati ogni giorno, siamo alla mafia senza pizzo".

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