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Malato di Sla si stacca respiratore per protesta contro i tagli alla sanità

Il gesto estremo durante il presidio davanti al ministero dell’economia per protestare contro i tagli ai fondi per l’assistenza domiciliare e per le politiche sociali destinati ai malati e ai disabili gravi decisi dal governo.
A cura di A. P.
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Andrea Diomede, un uomo malato di Sclerosi Laterale Amiotrofica,  con un gesto estremo questa mattina si è staccato il respiratore artificiale davanti alla sede del Ministero dell'Economia a Roma per protestare contro i nuovi tagli al settore dell'assistenza sanitaria. "Un gesto personale e al limite perché Andrea ha infatti solo sei ore di autonomia senza respiratore" ha spiegato all'Adnkronos Biagio Padula, del Comitato 16 novembre Onlus, un'associazione nazionale per la difesa dei diritti dei disabili gravi. I malati di Sla insieme agli attivisti dell'associazioni si sono ritrovati questa mattina a Roma davanti al Ministero per contestare ancora una volta contro la decisione del governo in merito al taglio dei fondi per l'assistenza domiciliare e per le politiche sociali destinati ai malati e ai disabili gravi. I familiari e i malati di sla che anche ieri si erano radunati in via XX settembre chiedono all'Esecutivo che il tavolo istituzionale di concertazione già aperto lo scorso settembre diventi operativo a tutti gli effetti e "porti a dare delle risposte ai malati". Questa mattina una delegazione dei manifestanti, insieme ai rappresentanti di Sinistra ecologia e libertà e del Movimento cinque stelle che sostengono l'iniziativa di protesta del comitato, sono stati ricevuti all'interno del Ministero dell'economia per un incontro con il sottosegretario all'economia e il sottosegretario alla Salute.

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