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Totò Riina è morto, la mafia no
36 contenuti su questa storia
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Facebook si scusa con la famiglia Riina, post di condoglianze rimossi per errore
Totò Riina tumulato a Corleone, vicino alle tombe di altri boss
Boschi e Boldrini al funerale di Riina? No, è una bufala
L'arrivo della bara
La figlia ai cronisti: “Siete incivili, andate via"
"Meglio quando c'era Riina?", rispondono i Siciliani
Di Matteo: "Ha sciolto mio figlio nell'acido"
La morte di Riina è un favore a Cosa Nostra
- di
G. Cavalli
Meglio lo Stato di diritto che la mafia
- di
R. Covelli
Novembre 2017
di
Charlotte Matteini
Boschi e Boldrini al funerale di Totò Riina? No, è solamente una bufala
L'immagine, diffusa su Facebook, mostrerebbe alcuni esponenti politici di governo e parlamento al funerale di Totò Riina. Peccato che il funerale pubblico del Capo dei Capi non si sia mai svolto e che quella foto risalga alle esequie di Emmanuel Namdi, il migrante nigeriano ucciso a sprangate a Fermo lo scorso anno.
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Morte Totò Riina, il Capo dei capi sarà sepolto a Corleone vicino a Navarra e Provenzano
Si attende il nulla osta della Procura per trasferire la salma di Riina in Sicilia, dove sarà sepolto, dopo esequie non pubbliche, nel cimitero pubblico di Corleone, accanto ad altri boss siciliani. Qui aleggia anche il mistero della tomba con i due scheletri: uno di questi apparterrebbe a Calogero Bagarella.
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Riina, terminata l'autopsia: curiosi vicino all'ospedale. La figlia caccia i cronisti: "Incivili, andate via"
Questa mattina i medici hanno effettuato l'autopsia sulla salma di Totò Riina. All'ospedale di Parma è arrivata anche la figlia, che si è scagliata contro i cronisti che hanno provato a farle qualche domanda: "Ho figli minori, io vi denuncio".
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"Non perdono Riina", parla il padre di Giuseppe Di Matteo, il bimbo sciolto nell'acido
Dopo oltre 25 mesi di sequestro, il piccolo Di Matteo viene strangolato e il suo corpo sciolto nell'acido. Accadeva nel 1996 per "punire" Santino di essere diventato collaboratore di giustizia.
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• di
askanews
Morte Riina, viaggio a Corleone, un paese marchiato dalla mafia
L'ex sindaco: "Si chiude il capitolo della mafia stragista" Palermo (askanews) - Tutto tace in vicolo Scorsone 24, a Corleone, dove vive Ninetta Bagarella. I familiari di Totò Riina, morto la notte scorsa all'ospedale di Parma, sono volati al capezzale dell'anziano boss dopo il nulla osta del ministro della Giustizia Orlando. Ma cosa rappresenta per Corleone la morte del Capo di Cosa nostra? Lo abbiamo chiesto a due memorie storiche del paese: l'ex sindaco corleonese Pippo Cipriani, e Dino Paternostro, ex segretario della Camera del Lavoro del paese in provincia di Palermo. "Le morti non suscitano mai entusiasmo certamente - ha detto Pippo Cipriani - però si capisce che va via una parte importante e pesante della storia di questa città e non solo, atteso che mai nel tempo Rina ha mostrato segni di cedimento, attenzione per le vittime, ripensamento rispetto al male fatto alla città, a se stesso, alla comunità. La mafia non muore con nessuno, certamente si chiude il capitolo della mafia stragista. Riina è l'ultimo rappresentante di grandi latitanti che hanno condizionato pesantemente questa terra". "Il nome di Corleone è inchiodato all'idea di essere marchiata a fuoco dalla mafia, essere capitale della mafia - ha detto Dino Paternostro - Con la morte di Riina, dopo la morte di Provenzano e Liggio, io mi sento di fare un appello agli uomini della mafia. I grandi capi sono tutti morti in carcere dopo tanti anni di carcere duro, i beni sono confiscati, i figli marciscono in galera, che futuro si prepara per la mafia? non sarebbe meglio chiudere qui e fare questo grosso regalo a Corleone? Abbandonare questa organizzazione criminale? Solo così il paese potrà separare il suo destino da quello di essere paese di mafia. L'impegno antimafia continuerà ma ci vorrebbe una presa d'atto da parte dei mafiosi per capire che essere mafiosi non paga, non serve".
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L'ultimo segreto di Riina
Nato contadino e cresciuto assassino, Totò Riina, l'uomo delle stragi, il capo dei capi che si sedeva al tavolo con gli strateghi della politica nazionale, è morto lasciando più dubbi che certezze. E custodendo un ultimo segreto, banale e spiazzante.
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La Chiesa: "Riina era un peccatore, non autorizziamo funerale pubblico"
Monsignor Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale, ha dichiarato: "Trattandosi di un pubblico peccatore non si potranno fare funerali pubblici. Ove i familiari lo chiedessero si valuterà di fare una preghiera privata al cimitero".
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Chi è Matteo Messina Denaro, l'ultimo capo di Cosa Nostra dopo la morte di Totò Riina
Latitante dal 1993, Matteo Messina Denaro è l'ultimo dei padrini della mafia siciliana ancora in libertà dopo la cattura e la morte di Totò Riina e Bernardo Provenzano: ecco la sua storia, i legami con il Capo dei capi, la sua mano nelle stragi di Palermo e i dettagli sulla sua fuga.
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Totò Riina, Bindi: "La sua morte non è la fine della mafia". Grasso: "Ora cerchiamo la verità"
La morte di Totò Riina ha catalizzato l'attenzione della politica italiana. Rosy Bindi afferma che la sua morte "non è la fine della mafia siciliana". E sia lei che Pietro Grasso chiedono di "cercare la verità" e far luce sulle stragi di cui è responsabile il boss di Cosa Nostra.
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• di
Cronaca
Morte Riina, Corleone aspetta l'arrivo della bara del superboss di Mafia
Corleone è in attesta della salma di Totò Riina. Il boss di Cosa Nostra, morto lo scorso venerdì in una sezione carceraraia dell'ospedale di Parma, torna a casa. Il corpo in viaggio verso la Sicilia è scortato da una pattuglia della polizia e verrà poi portato al cimitero di Corleone. Qui, prima di essere sepolto, ci sarà una benedizione privata a cui parteciperanno i parenti di Riina.
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• di
Cronaca
Morte Riina, la figlia contro i giornalisti: "Che schifo, andate via: qui c'è un cadavere"
Arrivati a Parma Maria Concetta Riina, figlia del boss della mafia Totò Riina, e l'avvocato Luca Cianferoni, nel giorno dell'autopsia al "capo dei capi" di Cosa nostra, scomparso all'età di 87 anni. "Quello che state facendo non è civile. Dovete smetterla", grida la donna ai cronisti presenti. Quando una giornalista chiede: "Totò Riina non ha mai chiesto perdono e non si è mai pentito", l'avvocato Cianferoni - legale di Riina - sbotta: "Ma come si permette? Qua c'è un cadavere. Ve ne dovete andare. Questa non è stampa".
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Minniti: "Dopo morte Riina le mafie torneranno a votare, partiti firmino patto di civiltà"
In un'intervista su Repubblica il ministro degli Interni Marco Minniti spiega che non bisogna pensare che la morte di Riina equivalga alla scomparsa della mafia. E chiede che i partiti firmino un "patto di civiltà", cioè un impegno ufficiale a rifiutare il voto delle mafie.
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• di
Alessio Viscardi
Morto Totò Riina, parla Santino Di Matteo: "Ha sciolto mio figlio nell'acido, non merita perdono"
Santino Di Matteo è il primo pentito di mafia che ha alzato il velo sulla strage di Capaci. Per punire il suo tradimento e metterlo a tacere, Salvatore Riina fece rapire e uccidere il figlio Giuseppe. Il cadavere del bambino fu sciolto nell'acido. Ai microfoni di Fanpage.it il padre, Santino Di Matteo, sulla morte di Salvatore Riina, dice: "Non merita perdono, è morto l'uomo, ma non la mafia".
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• di
FabioGiuffrida
Morto Totò Riina, manifesto funebre ne dà il "lieto annuncio" a Ercolano
Un manifesto funebre, a Ercolano (Napoli), dà il "lieto annuncio" per la morte di Totò Riina, il boss di Cosa Nostra che è deceduto al reparto detenuti dell'ospedale di Parma. Ai lati del manifesto, di matrice anonima, vi sono le foto dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino caduti per mano della mafia. Tra i nomi delle vittime anche Piersanti Mattarella, Peppino Impastato e il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa.
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• di
askanews
Corleone shock, gli anziani: Totò Riina? Era una brava persona
"Ha fatto del bene al paese. I morti? Erano liti tra di loro" Corleone (askanews) - "Totò Riina? Una brava persona era. Sentiremo la mancanza". Con queste frasi shock, che sembrano uscite da una Corleone di oltre mezzo secolo fa, gli anziani del paese siciliano che ha dato i natali al capo dei capi della mafia siciliana, sulle panchine della piazza intitolata proprio a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, hanno accolto la notizia della morte del boss di Cosa nostra. "Ma quale boss? Non era il boss. A me non ha mai fatto niente - dice uno di loro - state alzando un polverone inutile. Parlate invece dei politici, che sono tutti intoccabili. Le cose che vi conviene le proiettate e le mandate in onda, quelle che non fanno notizia le tagliate . Alla domanda sui numerosi delitti di mafia e le centinaia di vittime sulla coscienza del padrino, gli anziani hanno risposto: "E chi lo dice? Riina non ha mai ammazzato nessuno. Erano liti tra di loro". E Falcone e Borsellino? "Non li conosciamo. Non ci interessa a noi. Noi non ne capiamo niente. Siamo gente di campagna e non seguiamo queste cose".
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Morte Totò Riina: la figlia maggiore invita al silenzio su Facebook: "Shhh"
A poche ore dalla scomparsa del padre, la prima della famiglia di Toto Riina, è la primogenita, Maria Concetta. Lo fa dal suo profilo Facebook e il suo più che un messaggio è un'indicazione chiara: "State zitti".
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Morto Totò Riina, Dalla Chiesa e Falcone: "Nessuna gioia ma non perdoniamo"
Maria Falcone e Rita Dalla Chiesa, rispettivamente sorella del magistrato e figlia del Generale dei carabinieri uccisi dalla mafia, commentano la notizia della morte del boss Totò Riina
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È morto Totò Riina: il capo dei capi si è spento a 87 anni
Totò Riina è morto il giorno dopo il suo 87esimo compleanno. Era ricoverato presso il reparto detenuti dell'Ospedale di Parma
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"Le elezioni" di Cosa Nostra per scegliere i capi, 27 arresti a Palermo
L'operazione condotta dai carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Palermo ha smantellato la famiglia mafiosa di Santa Maria di Gesù che si era riorganizzata eleggendo nuovi capi dopo gli arresti degli anni scorsi
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• di
askanews
Morto Riina, i giovani di Corleone: "L'intelligenza vincerà sulla brutalità della mafia"
Le reazioni in un liceo locale alla morte di Riina Milano, 17 nov. (askanews) - "L'intelligenza, soprattutto di noi giovani, di questo istituto, deve sovrastare la brutalità di determinate azioni compiute nel nostro passato". Così Luca Mistretta, rappresentante del liceo "Don Giovanni Colletto" di Corleone, ha commentato la morte di Totò Riina, nato a Corleone. "Corleone e i corleonesi sono spesso etichettati con l'appellativo di mafiosi. Corleone non è più questa: ci sono giovani che si impegnano ad abbattere quelle etichette". Dalle finestre dell'istituto superiore i ragazzi salutano e fanno il segno di vittoria con le dita. Proprio pochi giorni fa, gli studenti e il corpo docente hanno preso parte ad un progetto di sensibilizzazione alla legalità al quale ha partecipato anche Don Ciotti. Salvatore Sortino, docente di Storia e Filosofia: "Oggi i ragazzi hanno consapevolezza che la mafia è un disvalore - ha detto il professor Salvatore Sortino, docente di Filosofia e storia -. E che sia stata il grande cancro che ha condizionato la nostra società, la possibilità di sviluppare un'economia legale e la crescita civile per tanti versi del nostro territorio".
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di
Charlotte Matteini
Morte Riina, l'Antimafia: "Ora si apre la fase della successione, Cosa Nostra cercherà un nuovo capo"
Secondo il procuratore nazionale antimafia, giunto al suo ultimo giorno di mandato, Riina da tempo non era più il capo di Cosa Nostra, non potendo in alcun modo gestire l'organizzazione dal 41-bis: "Da quando è stato arrestato nel gennaio del 1993, Riina è stato rinchiuso al 41 bis e non ha mai potuto comunicare con l'esterno. Mai. Non è mai avvenuto. Non ha mai potuto dare ordini, non ha potuto mai suggerire strategie".
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• di
FabioGiuffrida
Totò Riina è morto: perché la sua era una figura ingombrante per Cosa Nostra
"È morto Riina, Riina è morto ed è subito un florilegio di esultanze e balli intorno al cadavere. Così, mentre si festeggia con l'etica da Colosseo, sfugge il punto più importante: la morte di Riina è un favore a Cosa Nostra. È un piacere a Cosa Nostra innanzitutto perché aiuterà ancora di più e ancora meglio la strategia dell'immersione. Meno si parla di mafia e più la mafia può 'mafiare' sotto le mentite spoglie della corruzione. Da questo punto di vista la figura di Riina era ingombrantissima. Liberarsene, per i colletti bianchi di Cosa Nostra, è un'ottima notizia [...] La sollevazione popolare (e soprattutto l'atteggiamento di vendetta che scorre sui social e sui giornali) è per Cosa Nostra una medaglia da appuntarsi sul petto. E lo racconteranno, da deviati come sono, ai propri figli come un trionfo", queste le parole di Giulio Cavalli in un editoriale pubblicato su Fanpage.it. Continua su: http://www.fanpage.it/perche-la-morte-di-riina-e-un-favore-a-cosa-nostra/
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di
Roberta Covelli
In morte di Totò Riina: sempre meglio lo Stato di diritto che la mafia
La morte di Totò Riina dovrebbe indurci a soffermarci su un altro tema, quello dello Stato di diritto. Contro la criminalità organizzata non è giusta né efficace la faida: servono verità, memoria, educazione e diritti.
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Perché la morte di Riina è un favore a Cosa Nostra
La morte di Riina è un'ottima notizia per Cosa Nostra: ora si può immergere, riorganizzare e sembrare ancora più rassicurante per i pezzi di Stato con cui ha avuto a che fare.
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• di
FabioGiuffrida
Totò Riina morto, la storia del capo dei capi di Cosa Nostra tra omicidi e segreti di mafia
Considerato il capo indiscusso di Cosa Nostra, Totò Riina - originario di Corleone (Palermo) - ha fatto il suo esordio criminale al servizio di Luciano Liggio, braccio destro di Navarra. Ma cosa ha fatto il boss della mafia morto oggi? È finito nel mirino del pool antimafia che nel 1986 diede il via al maxi-processo ai Corleonesi e passò al contrattacco con gli attentati di Capaci e via D’amelio negli anni '90. Il 15 gennaio 1993, tradito dal suo autista, è finito in manette dopo 24 anni di latitanza. È morto stanotte, a 87 anni, nel reparto detenuti dell'ospedale di Parma. Nelle scorse settimane era stato sottoposto a due delicati interventi chirurgici: i suoi familiari gli sono stati vicini nelle ultime ore di vita. Nella tomba, però, si porta i segreti della "Trattativa Stato-Mafia".
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• di
askanews
Mafia, è morto Totò Riina: il capo dei capi
Il boss di Corleone era nato 87 anni fa Palermo (askanews) - Il capo dei capi della mafia siciliana, Totò Riina, è morto. Il padrino nato a Corleone nel 1930 è deceduto all'ospedale di Parma, dov'era ricoverato in coma dopo due delicati interventi chirurgici. Capo indiscusso di Cosa nostra, era stato arrestato il 15 gennaio 1993, e da allora è stato detenuto in regime di 41-bis. Proprio il 16 novembre, ha compiuto 87 anni. Con la morte di Totò Riina si chiude per sempre la cosiddetta epoca dei "corleonesi", dal nome del paese di Corleone di cui il clan era originario. Il boss ha costituito per oltre mezzo secolo un binomio indissolubile con Bernardo Provenzano e formato, insieme a Lelouca Bagarella, quel "triumvirato" che ha governato Cosa nostra, portandola nel terzo millennio, sviluppando nuovi modelli di business illegale e sferrando gli attacchi sanguinari allo Stato in quella che è passata alla storia come la "strategia stragista" del biennio '92-'93; emblematici gli omicidi dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. In galera per la prima volta per omicidio a soli 19 anni e poi latitante per 24 anni, dal 1969, Totò "U curtu", com'era chiamato, fu arrestato il 15 gennaio 1993, dal capitano dei carabinieri Ultimo, grazie alle dichiarazioni rese dal suo ex autista Balduccio Di Maggio. Il nome di Riina è al centro anche di un'altra pagina oscura della storia d'Italia, relativa alla cosiddetta "trattativa tra Stato e mafia" per porre fine alla strategia stragista del '92-'93. Riina, in particolare, avrebbe posto, tramite l'intercessione di Vito Ciancimino, alcune condizioni tra le quali la revisione della sentenza del Maxiprocesso, l'alleggerimento del 41bis, e la revisione delle norme in tema di pentiti e sequestro dei beni ai mafiosi. Dal suo arresto, Riina ha collezionato 26 condanne all'ergastolo, comprese quelle per le stragi di Capaci e via D'Amelio e per la morte del generale dei carabinieri, Carlo Alberto Dalla Chiesa ma, nonostante la reclusione, dal carcere ha continuato a lanciare minacce contro i giudici antimafia. Negli ultimi anni, le sue condizioni di salute erano notevolmente peggiorate, rendendo necessari diversi interventi chirurgici. Nel 2017 gli avvocati di Riina avevano chiesto al Tribunale di sorveglianza di Bologna il differimento della pena con la detenzione domiciliare. Il 19 luglio scorso il Tribunale si è però pronunciato negativamente respingendo la richiesta.
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Toto Riina è in fin di vita. Oggi il "capo dei capi" compie 87 anni. I figli al suo capezzale
L'indiscusso boss di Cosa Nostra sta scontando 26 condanne all’ergastolo nel reparto detenuti dell'ospedale di Parma: è in coma farmacologico dopo due interventi. I figli possono vederlo: il Ministro Orlando ha firmato il permesso. "Per me non sei Riina, sei il mio papà" scrive Salvo, su Facebook.
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Luglio 2017
Riina resta in cella, Tribunale nega scarcerazione. "Datemi anche 3000 anni, non mi pento"
I giudici hanno respinto l'istanza presentata dai legali del boss mafioso che chiedevano il differimento della pena per problemi di salute. Secondo i magistrati l'ex capomafia "non potrebbe ricevere cure e assistenza migliori in un altro reparto ospedaliero".
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Giugno 2017
Che squallido l'orgoglio "social" di Riina jr per la foto del papà vicino a quella di Baggio
Salvuccio Riina pubblica fiero la foto di un ristorante di Tenerife che mette il padre Totò Riina insieme a altri "italiani famosi". Dicono alcuni che le colpe dei padri non devono ricadere sui figli ma i figli di Riina sono colpevoli. Loro. Ecco perché.
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64.886
• di
Cronaca
Mafia, Riina malato. Il procuratore Antimafia Roberti: "Resti in carcere, non è vendetta ma è giustizia"
Il Procuratore Nazionale Antimafia Franco Roberti interviene in merito alla possibilità di scarcerare il boss mafioso Totò Riina a causa della sua malattia. In un'intervista a Fanpage.it risponde alle domande di Sandro Ruotolo: “Ritengo che ci siano tutti gli elementi per affermare che il detenuto Totò Riina, pur riversando in condizioni di salute gravi, è perfettamente assistito sia dal punto sanitario che chirurgico. La sua condizione intramuraria non pregiudica dunque la sua dignità di detenuto che è, come giustamente dice la Cassazione, un diritto costituzionale assoluto e riconosciuto”.
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Dai giudici una lezione: tutti hanno diritto a una morte dignitosa. Anche Totò Riina
La Cassazione sostiene che il boss di Cosa Nostra Totò Riina, da tempo malato e affetto da numerose gravi patologie, ha diritto a una morte dignitosa, anche fuori dal carcere. La sentenza è ovviamente difficile da digerire, ma la decisione dei giudici è razionale, per un semplice motivo: restituire a Tòtò Riina il diritto a una morte dignitosa è il miglior insegnamento di civiltà che lo Stato può dare a chi invece la civiltà, mentre era in vita, non ha compreso cosa fosse.
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di
Charlotte Matteini
Bindi: “Riina in carcere è curato meglio che a casa”
La presidente della commissione Antimafia, Rosy Bindi, ha disposto un sopralluogo per verificare le condizioni carcerarie del boss corleonese Totò Riina, attualmente ricoverato in regime di 41bis presso l'ospedale Maggiore di Parma. "Riina gode di condizioni adeguate, identiche se non superiori a quelle di cui potrebbe godere in un regime di domiciliari. Questo gli consente lo svolgimento di una vita dignitosa, e di una morte, quando essa avverrà, altrettanto dignitosa. A meno che non si voglia affermare un diritto a morire fuori dal carcere, che non è supportato da nessuna norma".
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Chi è Totò Riina, la 'belva' di Cosa nostra che tenne in scacco l'Italia
Dal maxi-processo alla strage di Capaci, dal traffico di droga alla strage di via d'Amelio, passando per la trattativa Stato-mafia: ascesa del boss che faceva ammazzare donne e bambini.
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Totò Riina è malato e ha diritto a una morte dignitosa: lo dicono i giudici della Cassazione
Secondo i giudici il boss di Cosa Nostra ha il diritto, come ogni detenuto, a una morte dignitosa. "Fermo restando lo spessore criminale di Riina va verificato se possa ancora considerarsi pericoloso vista l'età avanzata e le gravi condizioni di salute".
7.348
Pm Di Matteo, "Riina è perfettamente lucido, sentito parlare di Gelli e Ciancimino"
Il pm della trattativa stato mafia ha rivelato in aula che il boss è stato ascoltato dagli agenti mentre parlava dei suoi rapporti con Provenzano e di quelli tra Vito Ciancimino e Licio Gelli
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di
Charlotte Matteini
Le reazioni alla sentenza su Totò Riina: "È troppo pericoloso, comanda ancora Cosa Nostra"
Numerose sono state le reazioni della politica e della società civile alla sentenza della Cassazione su Totò Riina. Da Rita Dalla Chiesa, figlia del generale Carlo Alberto, ucciso dalla mafia negli anni '80, passando per Franco La Torre e Sonia Alfano, i parenti delle vittime di mafia sono sconvolti e chiedono rispetto. Il procuratore antimafia Roberti annuncia battaglia e sottolinea che Riina è ancora attualmente pericoloso e capace di comandare anche solo con un sguardo, nonostante le patologie.
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