Wilton House, la dimora aristocratica inglese dove hanno girato Frankenstein e altre serie famose

Immersa nei paesaggi verdi dello Wiltshire, la proprietà storica di Wilton House ha guadagnato negli anni una fama che travalica il semplice ruolo di dimora aristocratica. In parte per la sua suggestiva architettura e le collezioni d’arte presenti al suo interno, ma anche, e forse soprattuto, per essere stata più volte location di film e serie tv famose. Da Bridgerton a Orgoglio e Pregiudizio (2005), fino al più recente film di Guillermo del Toro con Jacob Elordi, Frankenstein, Wilton House è una dimora che ha ospitato i più celebri personaggi creati per il piccolo e grande schermo.

La storia della Wilton House
La Wilton House si trova nei pressi del villaggio di Wilton, a circa quattro chilometri a ovest della città di Salisbury, nel cuore del Wiltshire, in Inghilterra. La tenuta porta con sé una storia che precede la casa attuale: prima della residenza nobiliare, infatti, vi sorgeva un’abbazia benedettina fondata intorno al IX secolo. Con la dissoluzione dei monasteri ordinata da Enrico VIII, la costruzione e l'area circostante passò a William Herbert, il primo conte di Pembroke, che nel 1544 ricevette il dominio e avviò la trasformazione in residenza aristocratica. Nel XVII secolo la casa venne ricostruita in stile palladiano, uno stile architettonico del Rinascimento ispirato alle opere dell'architetto Andrea Palladio, sotto la supervisione di Inigo Jones e di John Webb dopo un grave incendio nel 1647. Successivi interventi, tra cui quelli di James Wyatt agli inizi del XIX secolo, introdussero elementi neogotici e ampliarono le ali della casa. Oggi Wilton House è da oltre quattro secoli la residenza dei conti di Pembroke, circondata da un vasto parco con giardini, fiumi e architetture paesaggistiche. Questa storia stratificata conferisce alla dimora un’atmosfera che fonde continuità aristocratica e ricchezza archittettonica.

Gli interni e l’architettura
All’interno di Wilton House spiccano alcune sale celebri per l’eleganza e la raffinatezza. Tra queste, la Double Cube Room, una sala di forma perfetta (il doppio di un cubo) progettata per stupire con proporzioni, decorazioni e collezione pittorica. Le State Apartments, le sale di rappresentanza, contengono arredi di pregio, boiserie riccamente decorate, stucchi dorati e una notevole collezione di ritratti di famiglia, tra cui dipinti del famoso pittore fiammingo del XVII secolo, Anthony van Dyck.

La combinazione di spazi formali, collezioni d’arte e dettagli decorativi trasmette un senso di ricchezza accumulata, continuità storica e alto livello estetico. Questi ambienti riflettono sia la funzione domestica di una nobile famiglia inglese, sia la rappresentazione visiva di un mondo che rimanda all’eleganza e al potere del passato, quello dell'aristocrazia britannica, che ispirato nei secoli numerosi libri, tra cui quelli di Jane Austen e film.

Wilton House come location per cinema e televisione
Wilton House ha visto camminare tra i suoi corridoi neo gotici personaggi come Mr. Darcy e Elizabeth Bennet di Orgoglio e Pregiudizio, la regina Charlotte di Bridgerton e la famiglia di Frankeinstein di Guiellermo del Toro. La dimora è stata, infatti, location per numerose produzioni cinematografiche e televisive di successo. Nel film Pride & Prejudice (2005), diretto da Joe Wright, la casa ha rappresentato la dimora di Mr Darcy, scelta per gli interni eleganti e l’ambientazione perfetta per un racconto di Jane Austen. Per Bridgerton, la Double Cube Room è stata utilizzata per la scena di presentazione delle debutanti alla corte della Regina Charlotte, e il palazzo ha inoltre trasformato le sue sale nella residenza del Duca di Hastings nella prima stagione. Nel caso di Frankenstein, la produzione ha scelto la Double Cube Room come sala da pranzo della famiglia Frankenstein, valorizzando le proporzioni, le ampie finestre e i dettagli dorati. Wilton House non è semplicemente affascinante da un punto di vista architettonico, ma rappresenta visivamente la dimora ideale per storie ambientate nel passato: è, infatti, un luogo in cui aristocrazia, ricchezza e potere visivo si incontrano e diventano scenografia.