Perché visitare l’Andalusia in autunno è la scelta migliore e i luoghi da non perdere

C’è chi associa l’Andalusia al sole insopportabile di agosto, alle spiagge affollate e ai venti caldi che attraversano le sue città colorate. Ma è in autunno che il Sud della Spagna mostra il suo volto più autentico: le temperature si abbassano ma non drasticamente, quel tanto che basta per girare serenamente, le strade si svuotano, i ritmi rallentano. Tra le piazze di Siviglia, i vicoli di Cadice e le spiagge di Tarifa, l’Andalusia diventa un mosaico di luce dorata e profumi intensi, perfetta per chi cerca un viaggio tra cultura, mare e atmosfere genuine, lontano dalla calca estiva e dai prezzi di alta stagione. Quando io ho fatto il road trip in Andalusia, a fine luglio dell'anno scorso, l'ultimo giorno a Malaga è stato davvero infernale: c'erano 39 gradi all'ombra, percepiti 55, e così abbiamo deciso di andare in anticipo di 3 ore in aeroporto, per godere un po' dell'aria condizionata. Un peccato, perché Malaga, così come le altre città dell'Andalusia, è davvero un piccolo gioiello da scoprire.

Le temperature diventano sopportabili
In estate l’Andalusia è davvero bellissima, sì, ma spesso impraticabile: visitare un monumento con 40 gradi significa farlo di corsa e a metà. Andarci in autunno cambia invece tutto. A Siviglia puoi finalmente dedicare il tempo che serve all’Alcázar, il complesso di palazzi reali storici, senza cercare ossessivamente aria condizionata. Camminare nei giardini diventa piacevole, non una sfida fisica. La salita alla Giralda, il campanile simbolo della città, torna fattibile anche a metà giornata. Anche a Málaga le temperature più basse ti permettono di esplorare il Castello di Gibralfaro (fortezza del XIV secolo) senza dover calcolare quanti minuti riuscirai a resistere prima di scioglierti, e il Teatro Romano o il Museo Picasso non diventano tappe da fare in fretta o ricordate come una tortura autoinflitta. Il lungomare, il Muelle Uno, si riesce davvero a vivere e a fare anche un po' di shopping o scoprire qualche terrasse di un buon ristorante. E poi c’è Cadice, il giro intorno al casco antiguo, il suggestivo centro storico, la zona della Caleta, sono esperienze che con 27 0 28 gradi acquistano un altro senso. Anche Tarifa, il posto più bello che abbia visto in Andalusia, che è spesso invivibile a causa dei venti caldi, diventa esplorabile senza sentirsi in una sorta di asciugacapelli gigante: si può passeggiare sul porto, vedere il punto in cui Mediterraneo e Atlantico si incontrano e godersi le spiagge senza soffocare.

Ci sono meno turisti e più accesso ai luoghi
L’autunno svuota l’Andalusia, senza renderla morta o spenta, solamente più vivibile. A Siviglia, le file all’Alcázar e agli altri principali monumenti non sono più infinite sessioni da 90 minuti, la Cattedrale (una delle più grandi d’Europa) è accessibile senza prenotare giorni prima e la Plaza de España torna a essere un luogo in cui puoi fermarti, fotografare e girare senza l’effetto fiume umano. Nei vicoli del Barrio Santa Cruz non devi più camminare in fila indiana dietro gruppi di 40 persone con la guida al megafono. A Málaga l’impatto è ancora più evidente: puoi entrare al Centre Pompidou (che prende il nome da quello francese) quando vuoi, i ristoranti del centro storico non sono una folla unica di turisti, e persino la Malagueta, di solito affollatissima, ritrova spazio e tranquillità. Cadice, che in agosto viene letteralmente invasa dal turismo interno spagnolo, in autunno torna a essere una città vera: puoi attraversare il Pópulo (quartiere medievale), visitare la Cattedrale barocca senza sgomitare e muoverti fino a Tarifa trovando posti liberi persino nei chiringuitos. È un’esperienza completamente diversa, meno rumore, meno attese, più qualità nel vedere davvero ciò che hai davanti e un contatto autentico con la natura.

I prezzi si abbassano
L’autunno ha un vantaggio concreto: permette di visitare la stessa città, pagando molto meno. A Siviglia gli hotel vicino al centro, che in estate toccano cifre ridicole, scendono sensibilmente, e lo stesso vale per appartamenti e B&B nelle zone di Alameda e Triana, rispettivamente il quartiere della movida e quello storico del flamenco e delle ceramiche. A Málaga, dove in alta stagione le tariffe si alzano notevolmente per la domanda, è possibile ritrovare disponibilità e prezzi normali e riuscire a dormire in centro o vicino al porto senza svenarsi diventa realistico.

Cadice poi è l’esempio perfetto, se ad agosto è una delle province più care dell’Andalusia, perché è meta di mare molto amata dagli stessi spagnoli, in autunno invece i prezzi degli hotel calano, gli alloggi vicino alla Caleta o al Mercado Central smettono di costare il doppio, e anche la vicina Tarifa torna accessibile. Tutto ciò permette un viaggio migliore, si può mangiare in ristoranti locali senza fare file chilometriche e provare menù per i turisti ma comunque accessibili, si può noleggiare un’auto a un prezzo umano includendo più tappe, Malaga, Siviglia, Cadice e Tarifa, senza avere la sensazione di bruciare il budget per due notti di permanenza.