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Perché nel 2026 costerà di più andare in Giappone

Il governo ha annunciato aumenti sulle tariffe di ingresso e di uscita per i turisti che visiteranno il Paese nel prossimo anno.
A cura di Giusy Dente
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Tokyo
Tokyo

Tra 2024 e 2025 c'è stato un boom di turisti interessati al Giappone, che hanno in vaso il Paese partendo da ogni parte del mondo, desiderosi di immergersi in questa cultura così affascinante. La Giappone-mania ha contagiato tutti ed è un turismo che ha anche superato i livelli pre pandemia, a conferma di quanto l'interesse verso il Paese asiatico stia aumentando. Si parla di 30.192.600 visitatori da gennaio a ottobre 2024, con una crescita del 51,8 % rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Tra gennaio e settembre di quest'anno, invece, sono arrivati ​​31,6 milioni di visitatori internazionali. Chi sta programmando un viaggio per il 2026, però deve prepararsi a un aumento dei costi.

Quanto costerà andare in Giappone

A partire dal prossimo anno, il governo ha annunciato delle modifiche ai visti e alle tariffe per i turisti. Questo si traduce in un aumento dei costi, per chi ha intenzione di raggiungere il Paese nel 2026, visto che aumenteranno sia la tassa di uscita che il prezzo dei visti a ingresso singolo e multiplo. Le entrate saranno reinvestite nel miglioramento delle infrastrutture, nella sicurezza negli aeroporti e per finanziare progetti nazionali come l'istruzione gratuita delle scuole superiori. Non è ancora stata comunicata la data ufficiale in cui queste nuove tariffe entreranno in vigore. La decisione arriva in risposta al sovraffollamento turistico di questi ultimi due anni, questione molto cara al nuovo Primo Ministro Sanae Takaichi (prima premier donna). Servono fondi per affrontare al meglio la crescente domanda da parte dei turisti, per offrire loro servizi adeguati.

Fujikawaguchiko
Fujikawaguchiko

La tassa di uscita è stata introdotta sei anni fa, nel 2019. È la tassa che tutti sono tenuti a pagare per lasciare il Paese: vale per i turisti così come per i cittadini giapponesi. Viene aggiunta automaticamente al prezzo del biglietto aereo o del traghetto e corrisponde a 1.000 yen (circa 5,60 euro). Tasse simili esistono anche in altri Paesi, ma sono ben più alte, quindi forse l'intento del governo è adeguarsi al resto del mondo. In Messico per esempio la tassa di uscita si aggira attorno ai 58 euro. Se così fosse, in Giappone sarebbe un aumento notevole, dieci volte il prezzo attuale.

Tokyo
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Per quanto riguarda invece il visto, qui le tariffe sono immutate dal 1978, non ci sono mai stati aumenti dunque questa è la prima volta dopo 48 anni. Al momento, per entrare in Giappone il visto è obbligatorio: sono 17 euro per un ingresso singolo o 34 euro per ingressi ripetuti. Anche in questo caso non si sa ancora con esattezza a quanto ammonterà l'aumento e quando entrerà in vigore, ma potrebbe essere un aumento notevole, considerati i costi dei visti altrove. Il visto per soggiorni di breve durata del Regno Unito, ad esempio, attualmente costa 152 euro; tutti i Paesi dell'area Schengen applicano una tariffa fissa di 90 euro per gli adulti e 45 euro per i bambini (è gratis solo al di sotto dei 6 anni).

Kyoto
Kyoto

La nuova tassa di soggiorno a Kyoto

Da poco il Ministero degli Affari Interni e delle Comunicazioni ha approvato una tassa di soggiorno a Kyoto che entrerà in vigore a marzo 2026. Si tratta del primo aumento dall'introduzione dell'imposta nel 2018, fatto per aumentare le entrate della città derivanti dalle tasse di soggiorno. Infatti col nuovo sistema i turisti pagheranno una cifra in base alla sistemazione alberghiera scelta: 56 euro a notte per soggiorni in hotel di lusso, tra 5 e 23 euro per soggiorni in strutture di fascia media e un euro per soggiorni low cost inferiori a 34 euro a notte.

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