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Perché il quartiere Carlsberg di Copenaghen deve essere un esempio per l’Italia

I dati sulle catastrofi naturali e i fenomeni estremi sono in crescita e rappresentano una minaccia per tutti i Paesi del mondo: ecco come reagisce Copenaghen a partire dal Carlsberg City District.
A cura di Clara Salzano
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Carlsberg
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A causa del cambiamento climatico, secondo l'Omm (Organizzazione meteorologica mondiale), "i livelli medi globali del mare sono aumentati più velocemente dal 1900 rispetto a qualsiasi secolo precedente negli ultimi 3.000 anni" e continueranno ad aumentare di 30 centimetri entro il 2050. Anche i dati sulle catastrofi naturali e i fenomeni estremi sono in crescita e rappresentano una minaccia per tutti i Paesi del mondo, a partire dall’Italia. L'alluvione delle Marche e il fiume di fango che ha devastato alcune zone dell’isola di Ischia nel 2022 potrebbero potrebbero non essere casi sporadici ma verificarsi con sempre maggiore frequenza nelle zone a rischi idrogeologico. Come difendersi da tale scenario? La città di Copenaghen ha introdotto uno strumento, il Copenhagen Cloudburst Formula, che introduce una serie di strategie di sviluppo per contrastare le alluvioni, a partire dal Carlsberg City District.

Il Carlsberg City District
Il Carlsberg City District

La storia del sito industriale Carlsberg

Il Carlsberg City District è un vivace quartiere tra i distretti di Valby e Vesterbro, nel centro di Copenaghen. Nato come sito industriale chiuso, dopo 160 anni di arte della birra danese e il trasferimento di tutta la produzione altrove, il birrificio Carlsberg ha lasciato alle spalle 33 ettari di terreno sulla collina di Valby Bakke, dove oggi è stato costruito il nuovo quartiere della città. Ancora oggi l'architettura degli edifici dell'antico birrificio (1847) si riflette sul distretto e si integra con le nuove costruzioni in cima a una delle colline più ripide di Copenaghen. Il dislivello di 19 metri da un'estremità all'altra della zona e la presenza di molta acqua sulla collina erano stati il motivo per cui JC Jacobsen aveva scelto quest'area della città per fondare il suo birrificio ma attualmente rappresentano un pericolo per il quartiere.

Interventi urbani al Carlsberg district
Interventi urbani al Carlsberg district

Il nuovo Carlsberg City District

Lo studio di architettura danese Entasis è riuscito a trasformare un vecchio birrificio in uno dei quartieri più di tendenza a Copenaghen con il miglior "piano generale del mondo". Il Carlsberg City District si presenta come un ambiente urbano complesso e movimentato, collegato perfettamente con tutto il resto della città e rispettoso della preesistenza, attivo 24/7/365 con abitazioni, istituzioni, attività dedicate alla cultura, commercio e imprese. Il nuovo quartiere cittadino gode inoltre di ben 25 spazi urbani e giardini, come il giardino di JC Jacobsen che ricorda loro il Central Park di New York, o l'Østen per Humlen tra le storiche case a schiera di Humleby e Krøyer House.

Una piazza del Carlsberg district
Una piazza del Carlsberg district

Il piano contro le alluvioni di Carlsberg

A Carlsberg City District ogni infrastruttura, edificio, arredo urbano, parco e strada è stato progettato per rispondere alle sfide climatiche del nostro tempo. Enormi quantità di acqua vengono raccolte su un'area geografica molto piccola integrando la protezione dai nubifragi nei parchi verdi e negli spazi urbani: “Sappiamo che le condizioni meteorologiche estreme sono arrivate per restare – dice Niels Nielsen, Project Manager a Carlsberg City – ed è per questo che abbiamo lanciato un piano ambizioso per la protezione dai nubifragi nella città di Carlsberg. Saremo in grado di trattenere un totale di 3.000 m 3 d'acqua dai tetti, dai cortili e dalle zone marginali del quartiere. Ciò equivale a quattro normali piscine da 25 metri. Reindirizzeremo parte dell'acqua del quartiere attraverso uno scarico delle acque piovane, ma la maggior parte sarà raccolta da una serie di strutture ricreative e verdi sotto forma di bacini e aree giochi incassate, di cui beneficeranno anche i bambini e gli adulti della città”.

Hotel Ottilia, da ex birrificio a boutique hotel di lusso

Lì dove un tempo sorgevano il Malt Magasinet del birrificio Carlsberg, costruito nel 1881 in mattoni rossi con una riconoscibile torre rotonda, e il Magazzino della birra (Lagerkælder 3) progettato dall’architetto Svenn Eske Kristensen nel 1967, oggi si trova l'Hotel Ottilia, un boutique hotel unico al mondo. L'albergo recupera, integra e valorizza i due edifici preesistenti di valenza storico-architettonica rendendoli elementi iconici della nuova struttura, come per i 64 scudi dorati di 2,2 metri di diametro, che ornano una delle facciate del complesso, o le finestre circolari con vista su Bryggernes Plads, che diventano elemento caratterizzante all'interno delle stanze.

Una camera dell'Hotel Ottilia
Una camera dell'Hotel Ottilia
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