Monowi, dove si trova la città con un solo abitante e la storia di Elsie Eiler

Sindaco, bibliotecaria, commessa e barista. Elsie Eiler, forse la persona meno pigra del mondo, vi dà il benvenuto nella sua città, Monowi, popolazione un solo abitante. Situata in Nebraska, a circa 8km dallo stato del South Dakota, Monowi consiste in una lunga strada sterrata che attraversa praterie e campi di grano fino ad arrivare al centro città. Dagli anni '50 Monowi ha subito un lento e inesorabile declino economico e sociale, che ha portato a un grosso crollo demografico, fino ad essere conosciuta come la città con un solo abitante. Nonostante si trovi in una zona apparentemente immersa nel nulla, la città è sicuramente affascinante e una tappa originale da aggiungere al proprio percorso se si sta facendo un viaggio esplorativo negli Stati Uniti.

La storia di Monowi e del suo unico abitante, Elsie Eiler
La città di Monowi nasce nel 1902, quando l’arrivo della ferrovia trasforma un tratto anonimo delle Grandi Pianure del Nebraska in un piccolo centro agricolo. Come molte altre città della regione, cresce rapidamente nei primi decenni del Novecento, durante la cosiddetta Belle Epoque, grazie al commercio del grano, ai servizi per i contadini e a una rete di relazioni che ruota intorno a scuola, chiesa e locali pubblici. Non è mai stata una città così densamente popolata, ma negli anni '30 raggiunge il suo massimo sviluppo, con circa 150 abitanti. Dato che non si ripeterà mai più, visto che il secondo dopoguerra segna l’inizio di un declino lento e inesorabile.

La meccanizzazione dell’agricoltura, la chiusura delle linee ferroviarie minori e l’attrazione esercitata dalle città più grandi svuotano progressivamente Monowi, fino a ridurla a poche famiglie anziane. In questo contesto resta Elsie Eiler, nata e cresciuta lì, che con il marito Rudy gestisce la taverna locale, la Monowi Tavern, uno degli ultimi luoghi d'incontro sociale del paese. Alla morte di Rudy, nel 2004, Monowi diventa ufficialmente una città con un solo abitante. Elsie non se ne va, non per eroismo o per scelta simbolica, ma per continuità: è la sua casa, il luogo in cui ha vissuto tutta la vita. Da quel momento assume anche, per necessità amministrativa, tutti i ruoli istituzionali della città, firmando ogni anno i documenti che ne certificano l’esistenza legale. Monowi sopravvive così non come reliquia, ma come entità giuridica reale, sostenuta dalla volontà concreta di una sola persona.

Come si vive a Monowi oggi, tra sindaco autoeletto e licenze che fanno giri rocamboleschi
La vita quotidiana a Monowi oggi è semplice, scandita da gesti ripetuti e da una routine che non cerca di apparire straordinaria. Non mancano anche momenti bizzarri in modo divertente: ogni anno, Elsie appende un cartello per pubblicizzare le elezioni del sindaco, e poi vota per sé stessa. Ogni anno è anche tenuta a redigere un piano stradale comunale per ottenere i finanziamenti statali, e poi raccoglie circa 500 dollari di tasse all'anno per i tre lampioni della città e l'acqua corrente. Infine, l'apoteosi dell'assurdo: Elsie chiede ogni anno la licenza per la vendita di alcolici e tabacco, che viene inviata alla segretaria della città.

Quindi, Elsie riceve la licenza come segretaria, la firma come impiegata e la consegna a sé stessa come proprietaria del bar. Dinamiche burocratiche divertenti a parte, Elsie vive nella sua casa di sempre e gestisce la Monowi Tavern, che continua a funzionare come bar, luogo di incontro e memoria collettiva del paese. I clienti abituali arrivano dai centri vicini e sono soprattutto agricoltori, allevatori e camionisti, per i quali la taverna resta un punto di riferimento familiare. Accanto a loro ci sono i turisti, sempre più numerosi negli ultimi anni, attratti dalla singolarità di una città abitata da una sola persona. Arrivano da tutti gli Stati Uniti e anche dall’estero, spesso dopo aver scoperto Monowi attraverso reportage internazionali, programmi televisivi e articoli di viaggio.
