Le regole in Italia contro l’overtourism: dalle spiagge a numero chiuso ai divieti

L'overtourism si sta rivelando una vera e propria piaga in alcune località, che soffrono in determinati periodo dell'anno a causa di un afflusso incontrollato di turisti. Quando questi ultimi si riversano in massa, concentrando la loro presenza in specifici periodi, viene sconvolta la quotidianità dei residenti. Sono i cittadini a pagare il prezzo più alto, ma l'esperienza stessa dei turisti subisce effetti negativi, perché di fatto diventa impossibile godere davvero di ciò che quel posto ha da offrire. Traffico, difficoltà di accedere ai servizi, carenze strutturali: tutte le problematiche vengono amplificate. D'estate, per esempio, ci sono località di mare particolarmente apprezzate dai vacanzieri che vengono quindi prese d'assalto. Alcune stanno prendendo provvedimenti per essere più preparate nelle settimane a venire.
Gli street tutor a Sirmione per far rispettare le regole
Sirmione è soffocata dal turismo di massa e per questo la sindaca ha ben pensato di correre ai ripari introducendo la figura dello "street tutor". È una novità: si tratta di operatori con apposita pettorina che avranno lo specifico compito di garantire il rispetto delle regole comunali, troppo spesso violate. Vigileranno, in particolare, sulla gestione dei rifiuti e sulla circolazione, affinché turisti e cittadini rispettino le norme in vigore, così da garantire sicurezza, tranquillità e vivibilità per tutti.

Le norme di Portofino per difendere il decoro
Portofino ha introdotto una sorta di dress code, per regolare il modo in cui turisti e cittadini vivono la città. L'amministrazione comunale, in nome del decoro pubblico, ha deciso di introdurre con apposita ordinanza il divieto di girare scalzi, a torso nudo o in costume da bagno, sia nel centro città che nella zona portuale. Sono previste multe da 25 a 500 euro per i trasgressori. Oltre al dress code, vietato anche mangiare cibi negli spazi pubblici come piazze, porticati, giardini, muretti.

Accessi contingentati e a pagamento sulle spiagge
La Pelosa a Stintino, in Sardegna, è una delle spiagge più belle del mondo, un vero e proprio paradiso naturale da proteggere a tutti i costi per la sua unicità. Purtroppo, ogni anno si riversano qui bagnanti curiosi di vedere coi loro occhi questo gioiello: ma non tutti dimostrano il rispetto e l'educazione adeguati. Per questo si è deciso di introdurre innanzitutto degli accessi contingentati, per evitare una concentrazione ingestibile e pericolosa: ingresso consentito a 1.500 bagnanti per volta a 3,50 euro a persona. Per loro anche un rigido regolamento: vietato fumare, fare buche e stendersi sulla sabbia senza asciugamano.

Stesso prezzo per la Rena Bianca a Santa Teresa di Gallura, dove il costo di ingresso è di 3,50 euro. Rimanendo in Sardegna sono a ingresso contingentato le celebri Cala Luna e Cala Mariolu, mentre si paga 7 euro a persona per un massimo di 25o persone al giorno per ammirare Cala Goloritze. Accessi contingentati anche per l'isola dei Conigli, altra spiaggia italiana famosa in tutto il mondo che vuole evitare il sovraffollamento. Qui per entrare si paga 1,30 per una-due persone. Si entra solo su prenotazione nella Spiaggia delle due Sorelle sulla Riviera del Conero dal 7 luglio al 14 settembre. Invece a Cala Violina, nella riserva naturale di Scarlino, entrano solo 700 persone al giorno e con il contributo obbligatorio di 1 euro.

Niente lanterne cinesi a Chioggia
Non è affatto raro vedere nei nostri cieli, d'estate, volare le cosiddette lanterne cinesi, spesso utilizzate durante le feste in spiaggia per creare un'atmosfera magica. Per motivi di sicurezza, però, Chioggia ha deciso di vietarle, per contrastare il rischio già alto di incendi. Parallelamente, ha introdotto multe di 300 euro per i trasgressori. Per lo stesso motivo, date le elevate temperature e l'alto tasso di siccità, vietato anche accendere fuochi in aree pubbliche o aperte, per eventi sia privati che pubblici.