I 5 borghi più belli d’Italia secondo la Redazione di Fanpage, da visitare in autunno e nel ponte dei morti

L’autunno è la stagione perfetta, sotto ogni punto di vista, per riscoprire l’Italia più autentica. Mentre le città si svuotano dai turisti e l’aria si fa più fresca, i borghi si trasformano in piccoli gioielli di storia, colori e sapori tradizionali. La natura di tinge di sfumature rosse, arancioni e gialle, le piazzette medievali si popolano di atmosfere intime e i profumi della cucina tradizionale invadono le strade: è il momento ideale per chi ama passeggiare senza fretta o lontano dalla folla, scoprire scorci nascosti e fermarsi davanti a panorami che sembrano dipinti. In questa stagione, ogni borgo ha la sua magia: c’è chi conquista con le mura medievali e i vicoli lastricati, chi con vini e prodotti locali, chi con la natura che lo circonda. La redazione di Fanpage.it ha selezionato cinque borghi che, in autunno, diventano ancora più suggestivi. Dal Piemonte al Lazio fino alla Campania, ecco le atmosfere autentiche, i colori caldi e gli angoli d’Italia da vivere al meglio in questo periodo dell'anno.
Barolo, il borgo in Piemonte che produce uno dei vini migliori d'Italia
Situato nel cuore delle Langhe, in provincia di Cuneo, Barolo si trova a circa 15 km da Alba. Il piccolo borgo, che conta solamente 600 abitanti circa, è famoso per offrire una perfetta combinazione di un paesaggio collinare che è Patrimonio UNESCO dal 2014, dell'iconico vino che porta il suo nome e il suo affascinante borgo medievale. I paesaggi mutevoli delle Langhe offrono viste spettacolari, soprattutto in autunno grazie al foliage e durante la vendemmia, mentre il borgo di Barolo è un perfetto esempio di architettura medievale ben conservata. Il centro del borgo è tutto da scoprire, con il Castello Falletti che ospita il WiMu, ovvero il Museo del Vino e l'Enoteca Regionale e la Cappella di San Pietro delle Viole, una chiesetta panoramica che si raggiunge a piedi facilmente e regala degli scorci davvero particolari.

Grazzano Visconti, il finto comune medievale dell'Emilia-Romagna
Situato in provincia di Piacenza, Grazzano Visconti è un borgo fuori dal tempo, nato agli inizi del Novecento grazie alla visione del conte Giuseppe Visconti di Modrone. A differenza di molti borghi medievali, la sua architettura è stata interamente progettata per ricreare un’atmosfera fiabesca: le case in pietra, i portici con i negozi di artigiani e le torri decorative sembrano uscite davvero da un libro di favole. In autunno, quando il clima è più fresco e la folla di turisti diminuisce, passeggiare tra le stradine lastricate diventa un’esperienza quasi intima. Molto suggestivo e pittoresco è il Castello Grazzano Visconti, che ospita eventi culturali e mostre, e le botteghe artigiane dove scoprire ceramiche, tessuti e oggetti d’epoca. Il borgo è anche famoso per le sagre stagionali, che in autunno celebrano i prodotti tipici della zona, dai funghi porcini ai vini locali.

Corinaldo, il "borgo dei matti" delle Marche
Tra le colline marchigiane si nasconde Corinaldo, borgo dalle mura medievali del XIV secolo perfettamente conservate che si snodano lungo il centro storico, regalando un panorama davvero spettacolare. Passeggiando tra le sue vie medievali, si scoprono torri e antiche piazzette come Piazza del Terreno, cuore pulsante della vita del borgo, e il celebre Pozzo della Polenta, antico punto di rifornimento d’acqua, legato a diverse leggende. Il pozzo è situato al centro della famosa Scalinata La Piaggia, una lunga scalinata di 109 gradini ornata da fiori e decorazioni che d’inverno diventa teatro di incredibili luminarie, mentre in autunno regala colori caldi e malinconici. Le tradizioni culinarie qui si esprimono al meglio con sagre dedicate alle castagne e al tartufo, perfette per assaporare l’autunno marchigiano in modo autentico. Corinaldo è poi famosa per essere il borgo dei matti, per le leggende che riguardano l'intelligenza e la creatività dei suoi abitanti e tradizioni come la Festa dei Folli e la Corsa dei folli, che celebrano lo spirito ludico del borgo.

Sermoneta, la città-set cinematografico del Lazio
Sermoneta, adagiata ai piedi dei Monti Lepini, è dominata dall’imponente Castello Caetani, uno dei meglio conservati del Lazio, che racconta secoli di storia tra signorie e famiglie nobili. Il borgo è un labirinto di viuzze medievali, palazzi storici e ha vicino il Giardino di Ninfa, piccolo angolo di pace con vedute spettacolari sulla campagna circostante. In autunno, la quiete che avvolge il borgo e i colori caldi delle foglie creano un’atmosfera quasi cinematografica, qui hanno girato Non ci resta che piangere con Roberto Benigni e Massimo Troisi. Tra le curiosità, ogni anno si celebra la Sagra della Polenta, un evento che unisce gastronomia e tradizione, e il borgo è famoso per la Serpetta, dolce tipico a forma di serpente, legato simbolicamente alla celebrazione della vittoria nella Battaglia di Lepanto. Sono numerosi poi i laboratori di ceramica e tessitura che permettono di vivere un’esperienza pratica e immersiva nella cultura locale.

Valle dell’Angelo, il borgo più piccolo della Campania
Infine, piccolo borgo dell’entroterra cilentano, Valle dell’Angelo è immerso nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Con circa 200 abitanti, è il borgo più piccolo della Campania e un luogo dove la natura e la tradizione convivono in perfetta armonia. In autunno, le montagne, il fiume Calore e i boschi circostanti si tingono di rosso, arancio e oro, rendendo ogni passeggiata un’esperienza indimenticabile. Il borgo custodisce anche tesori storici e religiosi, come la Grotta di San Michele Arcangelo, situata sul Monte Ausinito, è raggiungibile tramite un sentiero panoramico e offre scorci davvero unici. Qui si possono scoprire antiche feste popolari, laboratori di prodotti tipici, come l'olio, il caciocavallo e una particolare pasta che si chiama Cavatelli, oltre che piccoli musei dedicati alla vita contadina e alle tradizioni cilentane.
