video suggerito
video suggerito

Cosa cambia da oggi per viaggiare in Europa: come funzionano i nuovi controlli in aeroporto

A partire da oggi cambiano le regole aeroportuali per chi viaggia in Europa: si dirà addio ai timbri sui passaporti e verranno introdotti dei nuovi sistemi di controllo per i cittadini extra-UE.
A cura di Valeria Paglionico
10 CONDIVISIONI
Immagine

A partire da oggi, domenica 12 ottobre, cambiano alcune delle regole per viaggiare in aereo. Chi ha in programma un volo che lo porterà in giro per l'Europa deve sapere che sono stati rivoluzionati in modo radicale i sistemi dei controlli di frontiera: l'UE ha detto addio ai timbri sul passaporto e ha introdotto l'Entry/Exit System (EES), ovvero una serie di controlli biometrici che puntano a rendere gli aeroporti e l'esperienza del viaggio ancora più sicure. Dove sono attive queste sperimentazioni?

In cosa consistono i nuovi controlli

Oggi debutta in Europa l’Entry/Exit System (EES), un nuovo sistema di controlli aeroportuali. Gestito dalla Polizia di Frontiera, quest'ultimo punta a sostituire i timbri "manuali" sul passaporto con una registrazione elettronica che include dati biometrici e informazioni anagrafiche. In cosa consistono queste nuove verifiche? Nella rilevazione delle impronte digitali e nella scansione del volto dei viaggiatori provenienti da paesi extra-UE, Regno Unito compreso. All'arrivo in aeroporto i cittadini extra UE dovranno scansionare il passaporto e fornire impronte digitali e una fotografia (saranno disponibili anche app e chioschi self-service per portare a termine la procedura). Gli unici esentati dal rilascio delle impronte digitali saranno i minori di 12 anni. Dopo la prima registrazione, gli ingressi successivi saranno più rapidi, visto che i sistemi confronteranno solo i dati già presenti.

Dove sono attivi in Italia i controlli biometrici

Al momento, però, solo il 10% dei passeggeri in arrivo o in partenza dalle frontiere esterne verranno sottoposti alla procedura, poi entro aprile 2026 tutti i viaggiatori verranno "coperti" come stabilito dal Regolamento (UE) 2025/1534. L'obiettivo è processare tutte le informazioni da 25 paesi membri dell’UE (Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia) oltre a 4 Paesi fuori UE (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera). Il processo sarà gestito dal database centrale eu-LISA, con sede a Tallinn, in Estonia. Così facendo, si potranno monitorare i flussi di ingresso e uscita dei cittadini non appartenenti all'UE che soggiornano per periodi brevi (fino a 90 giorni nell'arco di 180). In Italia gli aeroporti in cui è partita la sperimentazione del sistema sono solo tre, ovvero Linate e Malpensa a Milano e Roma Fiumicino, ma si spera che presto possa estendersi anche al resto del paese. Al momento si prevede che la procedura si estenderà anche ai porti di Civitavecchia e Genova.

10 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views