“50 euro per una tazzina di caffè”, ad Aosta l’espresso più caro: perché costa così tanto

Ad Aosta arriva un'esperienza fuori dal comune per gli amanti del caffè. Il 29 novembre, al Caffè Nazionale in piazza Chanoux, lo chef Paolo Griffa propone una degustazione molto speciale: una tazzina da 50 euro per assaporare quello che viene definito "il caffè più buono del mondo". L'evento, che si svolgerà tra le 9 e le 18, è pensato per intenditori e anche curiosi, un momento raro per scoprire un lato più particolare della cultura del caffè italiana.

Il caffè protagonista dell'evento
La miscela che sarà presentata all'evento da Chef Griffa è un Panama Geisha, estratta da Daniele Ricci, campione italiano baristi in diverse edizioni e finalista ai mondiali, e selezionata da Difference Coffee, una realtà londinese guidata dall'imprenditore Amir Gehl. Difference Coffee è specializzata nell'identificare e acquistare piccoli lotti dalle più rinomate piantagioni delle Coffee Belt, la fascia geografica che si estende in tutto il mondo dove il clima tropicale e subtropicale è ideale per la coltivazione del caffè. In questo contesto, è chiaro che il caffè non è più una bevanda quotidiana, ma diventa un prodotto di nicchia, dove entrano in gioco storia, studio del territorio ed eccellenza gastronomica.
Un lusso che fa riflettere
L'idea di proporre una tazzina di espresso a 50 neuro fa riflettere su quanto anche la bevanda quotidiana possa trasformarsi in un'esperienza di lusso. Come per un vino o un distillato pregiato, il valore qui deriva da fattori precisi: la provenienza, la rarità del lotto e la maestria con cui il produttore, il torrefattore (professionista specializzato nella tostatura dei chicchi di caffè) e il barista collaborano. Non si tratta quindi di un semplice caffè, ma di un vero e proprio rituale sensoriale, un espresso da assaporare con consapevolezza.
La rivoluzione del caffè
Negli ultimi anni la cultura del caffè è cambiata profondamente. Spesso non si parla più di una bevanda da consumare velocemente al bancone, ma di un'esperienza sensoriale. Gli italiani sono sempre stati un po' suscettibili quando si parla di caffè buono, ma questo fenomeno in particolare è strettamente legato al mercato del caffè specialty, che premia qualità, tracciabilità e sostenibilità. Allo stesso tempo però, aumentano anche i costi nella filiera, a causa di logistica, fertilizzanti e manodopera e queste tensioni all'origine del mercato si riflettono inevitabilmente anche sul prezzo finale che paghiamo nella quotidianità. Il lusso dell'espresso proposto ad Aosta fa quindi parte di un più ampio cambiamento culturale, il caffè viene presentato come una bevanda studiata per veri intenditori.