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L’inconfondibile papillon di Peppe Vessicchio, quando eleganza e musica si intrecciano in uno stile senza tempo

Peppe Vessicchio aveva trasformato il papillon in un segno distintivo, elegante e inconfondibile. La sua immagine, tra professionalità e gentilezza, è diventata parte del rituale televisivo che negli anni ha accompagnato il Festival di Sanremo.
A cura di Elisa Capitani
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Peppe Vessicchio a Sanremo 2022
Peppe Vessicchio a Sanremo 2022

"Dirige l’orchestra il Maestro Peppe Vessicchio". Così, per tanti anni, sul palco del Festival di Sanremo si annunciava il suo ingresso e sullo schermo appariva un uomo distinto, in giacca scura, barba curata e quel papillon, divenuto poi un marchio di fabbrica. Oggi, nel dolore per la sua scomparsa, lo ricordiamo non solo come uno dei più autorevoli direttori d’orchestra e arrangiatori della musica italiana, tra i protagonisti indiscussi della scena di Sanremo, ma anche come un’icona di stile, elegante, professionale, con un look inconfondibile.

Il Maestro Peppe Vessicchio al Teatro Arcimboldi nel 2007
Il Maestro Peppe Vessicchio al Teatro Arcimboldi nel 2007

Il papillon del Maestro: quel dettaglio formale eppure ironico

Se c’è un elemento che ha fissato la figura di Peppe Vessicchio nell’immaginario collettivo, è il papillon: declinato in colori diversi, fantasie più o meno sobrie, dimensioni variabili, ma sempre impeccabilmente annodato. Un dettaglio che molti aspettavano, quasi fosse parte dello spettacolo. In quel piccolo accessorio convivevano formalità e ironia, rigore e un tocco di originalità. Il papillon era il suo modo di rendere visibile la cura per il palco e per la musica, senza mai cadere nell’eccesso e, insieme agli altri tratti distintivi del suo stile, ha contribuito a renderlo uno tra i personaggi televisivi più amati in Italia.

Il Maestro a Che tempo che fa nel 2008
Il Maestro a Che tempo che fa nel 2008

Lo stile di Vessicchio, tra classico e moderno

Oltre al papillon, il Maestro Vessicchio aveva uno stile sobrio, misurato e perfettamente riconoscibile: giacca tendenzialmente scura dal taglio classico, camicie dai toni chiari, barba e capelli sempre ordinati e inconfondibili, un portamento che comunicava autorevolezza ma allo stesso anche un'estrema gentilezza. Non c’era mai nulla di superfluo, Vessicchio brillava di un’eleganza funzionale alla musica, che non rubava la scena all’orchestra ma la accompagnava con discrezione. Un’eleganza che, proprio per questo, è rimasta impressa nell'immaginario collettivo e continuerà a farlo anche in futuro e durante le prossime edizioni del Festival di Sanremo.

Peppe Vessicchio nel 2017
Peppe Vessicchio nel 2017

L'eleganza senza tempo, tra ruolo e immagine

Per oltre trent'anni, quell’annuncio, "Dirige l’orchestra il Maestro Peppe Vessicchio", è stato un rituale della televisione italiana. La sua figura, rassicurante e immediatamente riconoscibile, univa competenza, sensibilità e un’immagine diventata un vero e proprio simbolo. Il suo look, con il papillon come firma visiva, raccontava una musica che sa essere seria, rispettosa e attenta alla forma. In lui stile e professionalità si intrecciavano, trasformandolo non solo in un direttore d’orchestra, ma in un riferimento culturale e visivo nell’immaginario collettivo.

Il Maestro Vessicchio sul palco di Sanremo 2014
Il Maestro Vessicchio sul palco di Sanremo 2014
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