La trappola del future faking, quando il partner inganna con false promesse che non manterrà mai

Il mondo del dating si sta facendo complicato e stanchi di appuntamenti vuoti che si ripetono tutti uguali, molti si stanno arrendendo e stanno abbandonando le app d'incontri: dopo il loro boom, ora godono di un periodo di declino. Non aiuta il parallelo avanzamento dell'IA: nel 2026 si prevede un aumento delle connessioni sentimentali tra esseri umani e Intelligenza Artificiale. Quest'ultima può regalare una cosa bellissima: il match perfetto. Ovviamente è tutta un'illusione, ma toglie comunque il rischio di delusioni e fraintendimenti, inevitabili quando ci si confronta con un altro individuo diverso da noi, che mette in gioco le sue fragilità, le sue paure, il suo passato. Una chat toglie il caos, il disordine, l'imprevedibilità che fanno parte dell'esperienza tra esseri umani: e anche la tossicità. Questo è un tratto preoccupante che si manifesta in tanti modi, ma non tutti sanno riconoscere i campanelli d'allarme. Una red flag, per esempio, è il cosiddetto future faking, una tattica relazionale molto dannosa perché intrisa di manipolazione, che si rivela una vera e propria perdita di tempo per chi la subisce.
Chi la mette in pratica gioca sul bisogno altrui di affetto: è un modo per assecondare le aspettative di chi nutre grandi speranze in una nuova frequentazione, che sta investendo tempo, energie, sentimenti. Chi si lascia travolgere con troppa facilità non si rende conto che a volte, dall'altra parte, c'è solo qualcuno che sta giocando sporco. Ecco perché mentre da una parte c'è una persona coinvolta, dall'altra parte c'è qualcuno che sta solo temporeggiando. Ecco, il tempo: è una parola chiave quando si tratta di future faking. Il manipolatore che si affida a questa tattica è solito pronunciare frasi del tipo: "Non vedo l'ora che tu conosca la mia famiglia" o "Dovremmo prenotare una vacanza insieme", "Ti porterò in questo posto".
Sono parole bellissime da sentirsi dire, ma sarebbe ancora più bello se si tramutassero in fatti. Questo invece non avviene mai: è sempre tutto fumoso. Il future faking è una sorta di love bombing, proiettato verso il futuro. Chi fa future faking sa benissimo di fare promesse vuote: non c'è alcuna intenzione di impegnarsi davvero per costruire qualcosa in coppia, per trasformare le parole in realtà. È solo un modo per dire all'altro ciò che vuole sentirsi dire, per tenerlo legato a sé, agganciato il più possibile. Quando poi si tratta di concretizzare, c'è sempre un passo indietro: quella vacanza non viene mai prenotata, quel programma non viene mai realizzato. In realtà, non è mai esistito davvero. Somiglia al gaslighting, che però è più una forma di negazione e distorsione della realtà. Punta a minimzzare, a far entrare in crisi la memoria per far vacillare le certezze. In questo caso c'è alla base qualcosa di più subdolo, perché viene mascherato col romanticismo, con una promessa di futuro (del tutto immaginario).
Si rimanda, si rimane bloccati in un'attesa infinita ed estenuante fatta solo di speranza: è un limbo sbilanciato, che genera solo confusione, che accresce le aspettative. Ma è tutto un inganno. Ci si può sottrarre solo dimostrandosi fermi e razionali, esigendo risposte concrete, pretendendo che le chiacchiere trovino un riscontro effettivo. Non è facile: implica mettere in conto il crollo del castello, implica far cadere le illusioni e ammettere di aver perso tempo, di aver rincorso qualcosa di inesistente. La promessa del "finto futuro" si può annullare solo tornando con i piedi per terra, calandosi nell'oggi, nel tempo presente, guardando in faccia la realtà.
Psychology Today, per esempio, consiglia di prestare attenzione ad alcuni segnali d'allarme. È future faking quando il partner evita scadenze concrete, quando scarica sull'altro la colpa della mancata realizzazione di un piano, quando promette di attuare i progetti per il futuro solo a certe condizioni da lui stabilite, come se fosse un sottile ricatto morale a cui non si deve sottostare per sempre.