Il tema del Met Gala 2026 esplora la centralità del corpo e l’eterno intreccio moda-arte

Inizia ufficialmente il conto alla rovescia che porterà dritti al Met Gala 2026. È infatti stato reso noto il tema della prossima edizione dell'evento, che si tiene ogni anno il primo lunedì di maggio. Appuntamento, dunque, al 4 maggio 2026: è questa la fatidica data da segnare sul calendario. Il tema del 2026 sarà Costume Art: ne vedremo delle belle! Non resta che conoscere i nomi dei co-host che affiancheranno Anna Wintour nella serata, mentre la guest list è solitamente top secret fino all'ultimo.
Costume Art: il tema del Met Gala 2026
La serata è diventata un punto di riferimento nel mondo dello spettacolo e della moda. Nata inizialmente come raccolta fondi, si è tramutata in una vera e propria passerella, un momento di grande visibilità, perché ci sono gli occhi del mondo puntati. Le passate edizioni ci hanno abituati alla presenza delle più grandi celebrity di fama mondiale: sportivi, modelle, cantanti, stilisti, attori. Tutti accorrono, è un appuntamento imperdibile e ricevere l'invito è un vero e proprio onore. Non è più solo un momento per finanziare il Costume Institute del Metropolitan Art Museum di New York.

Consuetudine vuole che anno dopo anno si scelga un tema, che vada a dettare anche il dress code per gli ospiti e che ha un legame con la mostra annuale ospitata dal museo. Moda e arte saranno particolarmente legate nella prossima edizione del Met Gala. Infatti il tema scelto per l'evento promette scintille, più di quante se ne siano viste in passato. L'evento ha sempre regalato momenti di spettacolo; gli ospiti per aderire al dress code hanno sempre dato libero sfogo alla creatività e alla fantasia, nei modi più disparati, anche quelli più audaci e provocatori. Ma tutto vale, al Met Gala. Stavolta gli organizzatori hanno puntato sul tema Costume Art: è un'esplorazione dell'abito come elemento di identità e rappresentazione per il corpo che lo indossa.

Gli invitati potranno puntare su abiti d'archivio, scegliere capi di collezioni recenti, optare per creazioni custom: l'importante sarà indossare qualcosa capace di imporsi non solo come "moda" ma anche come "rappresentazione", per dare vita a un concetto di stile più profondo, in cui il corpo si mette in relazione profonda con ciò che viene indossato. Messa da parte la contemplazione estetica, il focus sarà la conoscenza interiore, l'ampliamento degli orizzonti. C'è da aspettarsi trasparenze, nude look o look ispirati a sculture, a opere d'arte.

Il tema della mostra al Costume Institute
Il tema è collegato all'esposizione che aprirà al pubblico il 10 maggio presso le Condé Nast Galleries, la nuova ala del Costume Institute finanziata da Saint Laurent, Condé Nast e dai novelli sposi Jeff e Lauren Bezos. È uno spazio di circa 1.115 metri quadrati, proprio accanto alla Great Hall del museo. La mostra sarà a disposizione dei visitatori fino al 10 gennaio 2027. È stata progettata da Miriam Peterson e Nathan Rich dello studio Peterson Rich Office di Brooklyn. Il curatore responsabile Andrew Bolton ha voluto un titolo estremamente breve e conciso, capace di rendere immediatamente l'idea e far percepire subito i due macrotemi: moda e arte. Il pubblico troverà sculture, dipinti, capi di abbigliamento provenienti dal Costume Institute. Tutti hanno in comune la centralità del corpo umano: vestito, nudo, trasfigurato, anatomico, in ogni sua forma.