All’s Fair, Kim Kardashian nei panni di un’avvocata: il power dress non è mai stato così fashion

Influencer, imprenditrice, icona di stile tra le più influenti al mondo, personaggio televisivo, donna capace di catalizzare l'attenzione su di sé come nessun altro: Kim Kardashian è tante cose. Ciò che non tutti sanno è che è anche avvocato: sul set, ma anche nella vita reale. Kim Kardashian, infatti, seguendo le orme paterne (suo padre Rob Kardashian era l'avvocato delle star nonché difensore di O.J. Simpson) ha voluto completare un ciclo di studi in legge. Si è iscritta alla facoltà di Giurisprudenza, ha sostenuto gli esami e ha ottenuto il titolo. E proprio il ruolo di attrice le è stato assegnato nella serie tv All's Fair di Ryan Murphy, targata Disney+ e sbarcata sulla piattaforma il 4 novembre. Qui interpreta un'avvocata divorzista; nel cast anche Glenn Close, Naomi Watts, Niecy Nash, Sarah Paulson e Teyana Taylor.

Nei panni di Allura Grant, Kim Kardashian è una professionista di successo, feroce e brillante, pronta a sfidare il mondo maschilista della Legge: apre uno studio tutto al femminile, per aiutare le donne incastrate in matrimoni infelici (con tanti soldi di mezzo, ma infelici). I divorzi milionari sono la sua specialità. Beh certo, anche la sua di vita personale non è proprio brillante…La serie, infatti, procede non solo a colpi di accordi in tribunale, ma anche di segreti e scandali, alcuni dei quali riguardano proprio lei e la sua relazione. Tutto questo, passando da una villa di lusso all'altra, tra piscina e limousine, rigorosamente in abiti griffati.

Le protagoniste della serie, infatti, sono donne che sfidano il maschilismo e un mondo che le vorrebbe un passo indietro a colpi di Birkin, diamanti e cabine armadio sconfinate. La costumista che ha lavorato alla serie è Paula Bradley, collaboratrice di lunga data del regista Ryan Murphy. Ha messo sù per il legal drama una vera e propria sfilata di moda e questo le ha permesso di sfoderare tutta la sua creatività, creando look ad hoc per ciascuna protagonista.

I riferimenti principali arrivano dagli anni Ottanta e Novanta, difatti il protagonista assoluto è il tailleur, in differenti declinazioni, così da adattarsi al carattere e alla fisicità di ognuna, incarnando di volta in volta femminilità, forza, sensualità. Si è rifatta soprattutto al guardaroba vintage e a capi d'archivio di alcune Maison, anche se non sempre è stato possibile. Intervistata da TZR ha spiegato: "Non tutte le tendenze si adattano alla corporatura di tutti. Kim Kardashian per esempio ha avuto una stylist di nome Soki Mak. Aveva bisogno di un team tutto suo per via della mole [di lavoro e di look]. E gran parte del suo guardaroba è Haute Couture vintage da passerella, perché voleva abiti che fossero iconici e unici per lei".

Ci sono poi gli abiti-armatura in palette scura di Sarah Paulson, c'è lo stile Jessica Rabbit pensato per Niecy Nash. "Ognuna ha un proprio look, c'è molta narrazione dietro" ha spiegato. Nella serie ci sono tanti tailleur di Gabriella Hearst in colori e tessuti diversi, ma ci sono anche capi di Valentino, Dolce&Gabbana, Tom Ford, Versace. Di quest'ultimo brand, per esempio, stylist e costumista hanno recuperato un tailleur grigio gessato con maxi bottoni della collezione Primavera/Estate 1995, un completo disegnato da Gianni Versace (Gray Pinstripe Medusa Medallion Skirt Suit). E poi c'è una grande abbondanza di guanti: li indossano tutti, sono il must have dei look sofisticati delle protagoniste, ma anche dei personaggi secondari. Nella serie se ne vedono di ogni tipo: guanti in pelle, guanti lunghi, guanti corti, colorati. Sono il dettaglio che non può mancare e che racchiude l'anima trendy del legal drama dove la moda incontra il potere rendendolo estremamente fashion.