A chi ha lasciato le case Giorgio Armani, dalla villa con piscina di Pantelleria alla dimora milanese d’epoca

Il testamento di Giorgio Armani, aperto ieri, ha fatto luce sulle sue ultime volontà. Lo stilista, uno degli uomini più ricchi d'Italia, ha lasciato il patrimonio nelle mani delle persone più care e vicine. Non aveva figli, ma ha destinato tutto principalmente al braccio destro Leo Dell'Orco, alla sorella Rosanna, ai tre nipoti Andrea, Roberta, Silvana. Compaiono poi, nel testamento, altre persone, amici affezionati e collaboratori fidati (come Michele Morselli) che ha comunque incluso nella suddivisione dei beni. Tra questi ci sono anche numerosi immobili.
Chi ha ereditato le case di Giorgio Armani
Prima della morte dello stilista, la proprietà dello yacht era de L'Immobiliare srl. Da testamento, ora la maggioranza appartiene ora alla sorella Rosanna e ai nipoti Andrea Camerana e Silvana Armani. Giorgio Armani ha lasciato a loro la piena proprietà (una quota del 75%). A loro anche la restante quota pari al 25% in nuda proprietà. L'usufrutto è invece del compagno Leo Dell'Orco. Oltre alla villa di Pantelleria ci sono quelle di Saint Tropez, Parigi, Antigua (nei Caraibi), Broni, St Moritz, due appartamenti a New York. Uno è ora di Leo Dell'Orco, che da testamento è tenuto a concederne l'utilizzo a Michele Morselli per brevi soggiorni. Stesso discorso per la dimora di St. Tropez, andata a Dell'Orco, ma sempre con possibilità di utilizzo a Morselli per brevi periodi. Va a Dell'Orco anche l'usufrutto a vita del palazzo di via Borgonuovo, a Milano, il quartier generale della Maison e dove viveva Armani. Quest'ultimo ha disposto che nulla venga rimosso o cambiato degli ornamenti "finché Leo voglia viverci", a eccezione delle opere d'arte da lui specificate nel testamento e destinate a persone ben precise. Alla società fanno capo solo gli immobili di Saint Tropez, Antigua, Broni e Pantelleria.

Come è fatta la villa a Pantelleria
Giorgio Armani amava molto l'isola siciliana dove era solito trascorrere le vacanze. Questa mega villa immersa nel verde fu acquistata nel 1981. Si trova, per l'esattezza, a Cala Gadir, piuttosto decentrata, posizione che la rende particolarmente isolata e perfetta per godere di privacy e tranquillità. La parte esterna è dominata da un immenso giardino con vigneto, palmeto e piscina. Gli interni sono curati nei minimi dettagli tra camino, vetrate vista mare, poltrone in legno, arredi in total white e maxi divani.

Come è fatta la casa di Milano
Giorgio Armani si era trasferito in via Borgonuovo 21 negli anni Ottanta, in questa dimora storica: un edificio del Seicento che era il suo rifugio privato, quello più caro. La proprietà si estende su 2.000 metri quadrati e tre piani, ristrutturata in collaborazione con l’architetto Peter Marino. Gli ambienti interni sono chic e minimal, con accessori retrò degli anni '30-'40, opere d'arte pregiate, pezzi delle collezioni Armani/Casa. L'edificio ospita anche Palazzo Orsini, la storica sede della Maison, di cui era di fatto il quartier generale creativo e gestionale.
Come è fatto l’appartamento newyorkese
Tra le proprietà di Giorgio Armani c’è anche un attico comprato a New York. Si trova in cima all'edificio che ospita le sue attività, acquistato per circa 30 milioni di euro, cifra mai confermata (poi tratta solo di voci). Su una superficie di 9000 mq e un'altezza di dodici piani si sviluppano le boutique del marchio, un ristorante, le Giorgio Armani Residences. L'abitazione, invece, affaccia direttamente su Central Park West: si gode di una vista mozzafiato sullo skyline della metropoli.