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Metaspore, il profumo del sudore: l’arte pandemica di Anicka Yi all’Hangar Bicocca

L’Hangar Bicocca di Milano presenta la personale, in mostra fino al 24 luglio 2022, di Anicka Yi, un’artista che ha fatto della ricerca microbiologica uno strumento narrativo, al pari della pittura. La mostra è un percorso plurisensoriale tra fragranze dalle origini inconsuete e rappresentazioni visive sperimentali, che partono da elementi come la terra o il lievito per raccontare storie profondamente radicate nel presente.
A cura di Maria Acciaro
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“Metaspore”, veduta della mostra, Pirelli HangarBicocca
“Metaspore”, veduta della mostra, Pirelli HangarBicocca

Se la pandemia di Covid-19 ci ha insegnato qualcosa, quel qualcosa è che siamo tutti interconnessi: esseri umani, animali, aria, superfici. Nessun uomo è un'isola, scriveva John Donne nel 1624. La mostra personale di Anicka Yi dal titolo Metaspore, a cura di Fiammetta Griccioli e Vicente Todolì, in mostra all’Hangar Bicocca fino al 24 luglio 2022, è una mostra pandemica. Il termine stesso deriva dal greco pân ‘tutto’ e demos ‘popolo’.

“Metaspore”, veduta della mostra, Pirelli HangarBicocca
“Metaspore”, veduta della mostra, Pirelli HangarBicocca

Il lavoro dell’artista coreano-americana vive nell’intersezione tra arte e scienza e coinvolge tutti gli aspetti dell’esistenza, da quelli biologici a quelli tecnologici, fino a quelli più intimisti e sociali. "Sono cresciuta in una casa coreano-americana – spiega l'artista – mia madre cucinava cibo coreano. La nostra casa veniva etichettata dagli altri bambini come la casa maleodorante. Se si parla con persone coreano-americane di odore, tante di loro associano i primi ricordi legati all’olfatto a un senso di vergogna e di rifiuto".

Le Pain Symbiotique, 2014
Le Pain Symbiotique, 2014

All’ingresso della mostra, il visitatore viene accolto da un odore dolciastro, creato dall’artista sintetizzando le componenti chimiche del sudore delle donne asiatico-americane con le emissioni delle formiche carpentiere. L'opera s’interroga sullo sfruttamento delle minoranze asiatiche, nello specifico quelle femminili. Più che una mostra sinestetica, quella di Anicka Yi all’Hangar Bicocca è una mostra polisensoriale. Niente, in questa mostra, è realmente quello che sembra.

Laptop Lap Burn, 2015
Laptop Lap Burn, 2015

Quelli che sembrano bellissimi dipinti astratti in realtà sono teche contenenti alcuni campioni di terreno milanese, realizzate in collaborazione con l’Università degli Studi Milano Bicocca, in cui è possibile identificare i vari organismi viventi che continuano a proliferare al loro interno. La tecnica utilizzata è quella dello spillover, il processo che permette ai virus di saltare da una specie a all’altra e, come quasi tutti i lavori dell’artista, questiona l’immutabilità e la pretesa atemporalità dell’arte. Sono opere vive quelle di Anicka Yi, che cambiano stato, si evolvono e crescono come qualsiasi idea o organismo vivente.

Biologizing the Machine (spillover zoonotica), 2022
Biologizing the Machine (spillover zoonotica), 2022

Già il titolo, Metaspore, è ispirato alle spore, unità cellulari che si riproducono senza la necessità di un incontro sessuale. L’inutilità della separazione forzata e un’idea di pervasività totalizzante attraversano tutta la mostra. I padiglioni da quarantena del 2015, ispirati alle strutture utilizzate per contenere l’epidemia di ebola che, all’epoca, rischiava di diffondersi dall’Africa agli Stati Uniti, non bastano a contenere una fragranza pungente, realizzata campionando i batteri di cento donne frequentate dall’artista, in contrapposizione con la fragranza emanata da un padiglione contenete caschi da motociclista, il cui profumo è stato realizzato analizzando i campioni d’aria prelevati dalla galleria Gagosian di New York nel 2015 durante la mostra dell’artista Urs Fischer.

Le Pain Symbiotique, 2014 (particolare)
Le Pain Symbiotique, 2014 (particolare)

Non c’è una temporalità lineare nelle opere di Anicka Yi, ma una narrazione fatta di flashback e libere associazioni che ricordano più la fisica quantistica che la teoria della relatività o il principio di non contraddizione della scienza tradizionale. Nei lavori di Anicka Yi, tutto può essere e contemporaneamente non essere. Come affermava Eraclito: "Il mare è l'acqua più pura e impura: per i pesci è potabile e gli conserva la vita, per gli uomini è imbevibile e mortale". È una visione non dualistica della realtà, in cui i microrganismi, relegati a uno spazio controllato, generano effetti visivi e olfattivi lontani da ogni preconcetto, che diventano altro. Secondo vari studi l’attrazione sessuale scaturisce dall’odore e, allo tempo stesso, l’odore di qualcuno può essere un qualcosa di respingente, nonostante un aspetto estetico gradevole.

12 Synesthetic Crayons, 2015
12 Synesthetic Crayons, 2015

Secondo l’artista, ci fidiamo troppo della vista e troppo poco degli altri sensi. Forse è per questo che, nelle suo opere, sono spesso presenti elementi commestibili come l’impasto del pane, la trippa o la pastella leggera tipica della tempura. La tempura è però usata per friggere delle pochette cromate, la trippa intrisa nel gel per capelli. È tutto uno scambio di fluidi organici che ci ricordano quanto, nel nostro corpo, confluiscono e defluiscono costantemente una marea di sostanze.

“Metaspore”, veduta della mostra, Pirelli HangarBicocca
“Metaspore”, veduta della mostra, Pirelli HangarBicocca

L’essere umano, per natura, è più simile a un vettore, a un tramite, a un veicolo, che a uno statico contenitore. Questo vale per gli alimenti come per le idee. La ricerca di Anicka Yi ci porta dentro gli organismi, ridotti alle loro particelle microscopiche, per parlarci del tutto. Della realtà come di un insieme di elementi interconnessi in costante mutazione. Tutto ciò che è visibile, d’altronde, è scomponibile in particelle infinitesimali, invisibili a occhio nudo. Il concetto di pulizia, di asetticità, di distacco connessa alla scienza, nelle opere dell’artista si rivela in tutta la sua illusorietà.

Shameplex, 2015 (particolare)
Shameplex, 2015 (particolare)

Perché già nella Genesi qualcuno scrisse che “Con il sudore della fronte mangerai il pane; finché tornerai alla terra, perché da essa sei stato tratto: polvere tu sei e in polvere tornerai!”. Il sudore e i batteri, come i funghi di cui è composto il lievito e la terra, sono elementi fondamentali nella pratica di Anicka Yi, che rappresenta con grazia, in chiave iper-contemporanea, i processi che hanno definito la vita dall’alba dei tempi. E no, non è un compito facile.

RItratto di Anicka Yi. Ph Lorenzo_Palmieri
RItratto di Anicka Yi. Ph Lorenzo_Palmieri
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