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Cos’è la camminata giapponese, il metodo per perdere peso senza fare 8000 passi al giorno

La camminata giapponese basata su intervalli a diversa intensità ha più benefici della camminata continua a bassa intensità e dei famigerati 8000 passi al dì.
A cura di Giusy Dente
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Camminare può essere molto più di una semplice attività fisica che fa bene al corpo: è un momento che può avere molteplici benefici anche sulla salute mentale. Lo sanno bene i giapponesi, che hanno dato vita a un metodo che punta proprio a questo duplice obiettivo: la camminata giapponese diventa una pausa da tutto il resto, per staccare un po' la spina e connettersi in modo profondo con se stessi, col presente, vivendo a pieno il rapporto con la natura. Si tratta di un metodo che risente molto della filosofia Zen, quell'approccio alla vita molto meditativo e orientato alla consapevolezza di sé e della propria presenza nel mondo, per vivere nell'oggi senza condizionamenti.

Cos'è la camminata giapponese

Okinawa vanta un altissimo tasso di longevità. Il segreto della popolazione? La camminata giapponese. È un rituale di benessere per tutti qui, attentissimi a mantenersi in salute sia dal punto di vista fisico che mentale. I due aspetti sono strettamente collegati: proteggerli entrambi è l'unico modo per godere di una vita equilibrata, un tassello non può prescindere dall'altro. È un vero e proprio stile di vita: un modo per abbassare i livelli di stress, per calmare la mente, azzerare i pensieri, migliorare l'umore e ritrovare se stessi attraverso il contatto con Madre Natura. I benefici fisici della camminata si integrano a quelli del rilassamento mentale e la camminata diventa una seduta di meditazione a tutti gli effetti all'insegna della lentezza, qualcosa che nelle vite frenetiche quotidiane si sta perdendo sempre più.

La camminata giapponese è un metodo vero e proprio messo a punto nel 2009 dai professori Hiroshi Nose e Shizue Masuki dell'Università di Shinshu (Giappone), un allenamento corpo-mente conosciuto anche come Slow Jogging. Consiste nell'alternanza di tre minuti di camminata ad alta intensità e tre minuti a bassa intensità, ripetuti per almeno 30 minuti, quattro volte alla settimana. Da un lato ci sono i benefici sulla salute cardiovascolare, sul metabolismo, sulla perdita di peso, sulla tonicità dei muscoli, sulla longevità. Parallelamente, nella camminata giapponese si cerca di trarre da questa attività anche il massimo benessere per la mente, isolandola completamente da tutto il resto: si va oltre il fitness tradizionalmente inteso. Ovviamente, sono benefici che si ottengono quando l'attività viene integrata nella routine quotidiana, dunque quando è praticata con continuità e abbinata a uno stile di vita sano, a un'alimentazione controllata e bilanciata. Esistono diverse tipologie, per esempio la camminata giapponese conosciuta come forest bathing è quella a passo lento da fare rigorosamente nel verde, circondati dagli alberi, dunque in parchi o giardini. Sono i luoghi ideali per rilassare la mente. C'è poi il cosiddetto Kinhin, quindi la camminata meditativa che si pratica proprio dopo una sessione di zazen (meditazione seduta), come fosse un unico percorso, un unico ciclo di allenamento. Sono tutti metodi sostenibili nel lungo periodo, utili a impostare una corretta routine giornaliera, sana per il corpo e per la mente.

Perché la camminata giapponese è meglio di quella a passo lento

La camminata giapponese è nota anche come Interval Walking Training (IWT). Uno studio del 2007 ha confrontato i benefici di questa camminata a intervalli con la tradizionale camminata lenta avente come obiettivo i famigerati 8000 passi al giorno. Secondo i risultati, chi praticava la camminata giapponese ha ottenuto più risultati dal punto di vista della perdita di peso, della pressione sanguigna, dell'indice di massa corporea.

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