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Capelli rovinati dopo l’estate, per quanto tempo non usare piastre e prodotti chimici secondo l’esperto

Lo sapevi che lo stress ossidativo dopo l’estate può causare le doppie punte e la caduta dei capelli? Abbiamo chiesto a un tricologo come fare per riequilibrare e ridare vita alla chioma dopo i danni subiti da sole e salsedine. Dall’alimentazione ai prodotti da usare, fino a dopo quanto tempo usare la piastra: ecco i consigli dell’esperto.
Intervista a Dott. Alfredo Rossi
Tricologo, Dermatologo e Direttore del Master di II livello in Tricologia e Annessi cutanei all'Università La Sapienza di Roma
A cura di Elisa Capitani
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Una volta finite le tanto agognate vacanze, a settembre ci ritroviamo a fare i conti non solo con un rientro traumatico al lavoro e alla quotidianità, ma anche con dei capelli che spesso risultano rovinati, opachi e sfibrati. "Non è un mito: sole, salsedine, vento e cloro hanno un impatto reale sulla fibra capillare e sul cuoio capelluto-  spiega a Fanpage.it il dott. Alfredo Rossi, tricologo e dermatologo e Direttore del Master di II livello in Tricologia e Annessi cutanei all'Università La Sapienza di Roma- L’esposizione prolungata ai raggi UV, in particolare, altera le proteine cheratiniche e ossida i lipidi della cuticola, rendendo i capelli più fragili e opachi".

Sole, vento e salsedine rovinano i capelli durante l'estate

Come spiega il dott. Rossi, il sole non agisce solo sulla pelle, i raggi UV penetrano nella fibra capillare e innescano stress ossidativo. Quest'ultimo è un processo che comporta l'aumento dei radicali liberi, ovvero quelle molecole instabili responsabili del danno alla cheratina e ai lipidi. Ciò crea un capello più fragile, meno elastico e disidratato. Lo stress ossidativo causato dai raggi ultravioletti colpisce anche la melanina e favorisce così lo sbiadimento del colore, sia tinto che naturale. Anche la salsedine e il vento sono pericolosi per i nostri capelli: la prima rende il fusto secco e poroso, mentre il secondo rende i capelli disidratati e crea nodi e rotture. Infine, anche il cloro provoca importanti danni al cuoio capelluto, modificando il pH del capello.

Via libera invece se al mare vogliamo lavarci i capelli tutti i giorni. Il dott. Rossi, infatti, spiega che è anzi consigliabile per eliminare salsedine, sabbia o cloro: "L’importante è scegliere detergenti delicati, a pH leggermente acido, evitando shampoo troppo sgrassanti. Meglio prediligere prodotti idratanti e nutrienti, eventualmente alternando con co-wash o balsami lavanti".

Cos'è lo stress ossidativo che causa la caduta dei capelli

Tutti i danni nati durante il periodo estivo rendono, in primo luogo, il capello secco e opaco. La disidratazione profonda e il danno alla cheratina poi causano la comparsa del crespo. Lo stress ossidativo ambientale e quello meccanico, ovvero quello causato dall'eccessivo utilizzo di phon, spazzolature e piastre, sono poi le principali cause delle doppie punte. E come ultima conseguenza, forse più grave ma non per questo più rara, la caduta temporanea dei capelli: "si tratta di un effluvio fisiologico, che tuttavia può risultare accentuato dallo stress ossidativo accumulato durante i mesi estivi", spiega il dott. Rossi.

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I rimedi consigliati dal tricologo

Non c'è bisogno di disperarsi o mettersi le mani nei capelli, perché il dott. Rossi sottolinea che i rimedi a questi danni sono tanti e complementari tra loro. Sicuramente, un taglio leggero alle punte, che elimina la parte rovinata del capello, può aiutare. Importantissimo anche l'uso di maschere e balsami nutrienti, formulati in particolare con oli vegetali come argan, jojoba o avocado, che possono ridare morbidezza e lucentezza al capello. Ovviamente, sarebbe buona pratica limitare l'utilizzo di piastre o trattamenti chimici particolarmente aggressivi, quantomeno nelle prime settimane dopo il rientro, per aiutare il capello a ritrovare il proprio equilibrio. Infine, per quanto riguarda gli integratori alimentari, il dott. Rossi spiega che "possono rivelarsi utili in caso di caduta stagionale o laddove la dieta presenti delle carenze. Le sostanze più studiate in questo ambito comprendono la biotina, lo zinco, il ferro, la vitamina D e gli aminoacidi solforati come cistina e metionina. È bene sottolineare, tuttavia, che tali integratori non possono sostituire una corretta alimentazione, che resta il cardine della salute del capello".

Cosa mangiare per migliorare la salute dei capelli

"La dieta rappresenta un pilastro fondamentale per la salute dei capelli, soprattutto nei periodi di maggiore stress come il post-estate", sottolinea il dott. Rossi. Fondamentale un adeguato apporto di proteine di alta qualità, che favoriscono la sintesi della cheratina grazie agli aminoacidi, quindi pesce, uova, legumi sono alleati preziosi. Frutta e verdura di stagione- uva, melograno, broccoli o peperoni- sono importantissimi per combattare lo stress ossidativo causato dall'estate. Anche i semi oleosi e la frutta secca possono aiutare, apportando acidi grassi, omega-3, zinco e nutrienti importanti: mandorle, noci e semi di lino possono sicuramente aiutare.

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Dai capelli ricci a quelli tinti, quali sono i corretti prodotti da usare

I capelli tinti sono di certo più vulnerabili: la cuticola è già aperta e quindi i fattori esterni tipici dell'estate accelerano la perdita del colore. Fondamentale, usare shampoo specifici per capelli colorati, che sono ricchi di antiossidanti. Per contrastare invece la disidratazione tipica dei capelli ricci, l'esperto consiglia di fare una maschera a settimana; per i capelli grassi, invece, shampoo equilibrati non troppo aggressivi, per evitare il tipico effetto rebound.

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"Nella scelta dei prodotti da utilizzare nel periodo post-estivo è fondamentale orientarsi verso formulazioni che favoriscano la ricostruzione e il nutrimento della fibra capillare. Particolarmente indicati sono i detergenti e i trattamenti contenenti cheratina idrolizzata e proteine del grano, sostanze che contribuiscono a rinforzare la struttura del capello, restituendole compattezza ed elasticità", spiega il dott. Rossi. Anche l'idratazione è molto importante, per questo è consigliato usare prodotti con principi attivi quali il pantenolo, l'aloe vera e la glicerina, in grado di trattenere l’acqua all’interno del fusto e restituire morbidezza. Per nutrire il capello, infine, è importante l'utilizzo di prodotti con oli vegetali leggeri, che sono in grado di ridare lucentezza e anche setosità.

Quanto tempo ci vuole per far riprendere i capelli post mare

"Un protocollo di cura della durata di circa quattro-sei settimane è generalmente sufficiente per riportare i capelli a un buono stato di salute dopo le sollecitazioni estive", spiega il dott. Rossi. Ma l'esperto fa anche un importante disclaimer: attenzione all'eccessivo uso di prodotti. Ovviamente, nella foga di voler riparare e salvare i nostri capelli danneggiati, possiamo incorrere nel rischio opposto. Il troppo stroppia: l'uso troppo abbondante dei prodotti può appesantire il fusto, stressare il cuoio capelluto e alterare lo stato protettivo naturale. C'è anche il rischio di rendere il capello "finto sano": lucido all'esterno, ma debole all'interno. Importantissimo quindi sapere scegliere i giusti prodotti ed usarli con costanza e equilibrio.

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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