Wimbledon inflessibile dice no al tributo speciale di Nuno Borges a Diogo Jota

Nuno Borges aveva chiesto agli organizzatori di Wimbledon un permesso speciale per celebrare nel migliore dei modi il ricordo di Diogo Jota. Per l'attaccante portoghese, suo connazionale, deceduto in un tremendo incidente stradale, il tennista numero 37 del circuito ATP voleva indossare una casacca della nazionale lusitana con il numero e il nome del calciatore. Un'entrata sui campi dell'All England Club indimenticabile proprio nelle ore della veglia funebre dello sfortunato atleta. Niente da fare, con i vertici dei Championships irremovibili.
Nuno Borges e il ricordo di Diogo Jota a Wimbledon, la sua richiesta
In realtà i boss di Wimbledon si erano già mostrati sensibili, accettando di concedere ai giocatori la possibilità di ricordare Jota con una particolare fascia nera al braccio o un piccolo simbolo. Uno strappo al dress code tradizionale tutto bianco, che impone l’assenza di colori nei look dei tennisti quando entrano in campo.
Borges voleva entrare in campo con la maglia del Portogallo
Borges, in occasione del match contro Khachanov, sarebbe voluto entrare con la maglia del Portogallo, completamente rossa: "All’inizio, abbiamo parlato di indossare la maglia del Portogallo quando saremmo scesi in campo. Ho anche provato a trovarne una bianca, ma si sono rifiutati, quindi abbiamo finito per farne una un po’ più piccola".
L'omaggio di Borges a Jota nella partita persa contro Khachanov a Wimbledon
Dopo la sconfitta contro il russo, Borges ha chiarito: "So che Wimbledon di solito non è molto flessibile con l’abbigliamento, ma mi hanno detto che potevo fare qualcosa per rendere omaggio a Jota, quindi penso che sia stato un bel gesto. Era un grande calciatore, è stata una tragedia". Alla fine ha indossato un segno di lutto sul cappellino, durante tutto il match, per dimostrare tutto il suo cordoglio per il calciatore tragicamente scomparso. Un piccolo gesto dal grande valore.