Venus Williams racconta l’allenamento con la sorella Serena a 43 anni: “Cose che non si insegnano”

Venus Williams a 45 anni torna in campo e lo fa in un torneo WTA importante, quello di Washington. Del ritorno alle gare di Venus se ne parla parecchio. Non è più giovanissima, non gioca da Miami 2024 (16 mesi) e non vince una partita da quasi due anni. C'è molta attesa per l'americana che, però, alla vigilia del suo grande ritorno ha parlato anche della sorella Serena, con la quale ha svolto un allenamento in vista della sfida con Peyton Stearns.
Venus su Serena: "Il suo talento non si può insegnare, è bravissima"
Venus è stata una campionessa vera, ha vinto 7 titoli Slam – i trionfi a Wimbledon sono cinque – è stata numero 1 WTA e si è aggiudicata pure cinque medaglie alle Olimpiadi. Una carriera di tutto rispetto vissuta fianco a fianco con la sorella Serena, che è stata anche una delle sue principali rivali. Unite come poche le Williams hanno avuto modo di allenarsi insieme nei giorni scorsi. Quell'allenamento e una foto di Serena Williams in grande forma ha alimentato una serie di speculazioni sul ritorno della minore delle sorelle.

Venus ha confermato quell'allenamento, ha elogiato la sorella, ma non ha aperto al ritorno alle gare: "Sto continuando a dire alla mia squadra: l'unica cosa che renderebbe la situazione migliore sarebbe che Serena fosse qui. Abbiamo sempre fatto tutto insieme, quindi ovviamente mi manca. Ci siamo allenate assieme, abbiamo colpito per 15 o 20 minuti. Tornerà? Se lo fa sono sicuro che ve lo farà sapere. Il suo talento non si può insegnare, è bravissima. Può prendersi sei mesi di pausa e non avere problemi".
Il ritorno di Venus Williams a Washington
Al Citi DC Open, dove si gioca anche il torneo maschile, Venus Williams effettua un grande rientro. Lei, che ha svolto anche il ruolo di opinionista TV in occasione del Roland Garros, ha sempre detto di amare visceralmente il tennis e di non volerlo mollare. Il suo rientro fa felice gli appassionati, aumenta l'epica per chi vive nell'effetto nostalgia, ma fa anche un po' paura.
Perché tanti grandi campioni hanno deciso di continuare anche quando non ne avevano più e sono andati incontro a figure barbine. "Vedere queste giovani donne fare cose positive nella loro vita, vincere tornei, ispirare anche la prossima generazione, è come se non l'avessi mai immaginato. Quindi è una ciliegina sulla torta, ciliegie in cima con la frutta secca ai lati".