Sinner racconta il tentato furto agli US Open: “Ho aperto subito. Nella borsa non ho solo racchette”

Jannik Sinner si aggiudica anche il derby italiano contro Lorenzo Musetti: il numero uno al mondo vola in semifinale agli US Open dopo aver battuto il suo connazionale 6-1, 6-4, 6,2 e al turno successivo sfiderà Auger-Aliassime per un posto in finale. Sente da lontano la possibilità di mettere in bacheca un altro trofeo e di consolidare il primo posto nella classifica, obiettivo principale prima di accedere agli altri tornei. L'altoatesino domina contro il suo compagno di Davis e continua il sui cammino a New York con la speranza di potersi prendere una rivincita su Carlos Alcaraz.
In conferenza stampa ha parlato anche di un episodio curioso che gli è accaduto al termine della partita dei quarti di finale contro Bublik, quando un tifoso ha cercato di rubare qualcosa dal suo zaino. L'uomo si è avvicinato e ha cercato di aprire la cerniera del borsone del tennista, noncurante di tutta la sicurezza che c'era intorno. Un gesto bruttissimo che ha fatto spaventare Sinner, dato che nella sua borsa non conserva solo racchette e teli ma anche oggetti personali.
Sinner parla del tifoso che ha cercato di derubarlo
La scena è stata surreale perché il ragazzo seduto a bordocampo ha agito con una naturalezza disarmante. Mentre Sinner era intento a concedere foto e autografi si è alzato e ha cercato di aprire la cerniera del suo zaino ma è stato immediatamente fermato dalla sicurezza che si è accorta del gesto sconsiderato. Anche il tennista lo nota, lo guarda stizzito prima di andare via. Tutto orami è acqua passata perché davanti c'è solo la possibilità di arrivare in finale agli US Open, ma l'altoatesino ha voluto comunque raccontare la sua versione dei fatti.
La rabbia nasce dal fatto che la borsa non contiene solamente gli oggetti di gioco e il tennista negli spogliatoi ha subito buttato un occhio per capire se ogni cosa fosse al proprio posto: "Non mi era mai successo. Ho controllato subito se avesse preso qualcosa perché non ho solo le racchette lì. Ho il mio telefono. Ho il mio portafoglio. Ho la sensazione che la sicurezza stia facendo un ottimo lavoro. Soprattutto in campo c'è molta sicurezza. Credo che soprattutto nei grandi tornei facciano un lavoro straordinario per farci sentire al sicuro. Quindi anche quando succedono cose nuove come questa, fanno un ottimo lavoro".