Sinner non ha deciso se giocherà la Coppa Davis: candida ammissione nella conferenza di Pechino

Jannik Sinner è focalizzato sul torneo di Pechino, dove ha esordito con successo contro Cilic. Il campione italiano vuole provare a chiudere la stagione in bellezza, cercando anche di raccogliere i frutti del lavoro sul suo tennis che sta rendendo meno prevedibile. Ma l’azzurro ha già deciso se partecipare o meno alle Finals di Coppa Davis? L’argomento è tornato d’attualità nella conferenza di Sinner dopo la sua ultima partita. Jannik ha risposto con una candida ammissione: non ha ancora deciso il suo programma futuro.
Sinner e la decisione sulla Coppa Davis
Dovremo dunque aspettare un po’ per capire se ci sarà anche Sinner mercoledì 19 novembre, quando l’Italia campione in carica di Coppa Davis affronterà a Bologna l’Austria nei quarti di finale. Il numero due del mondo deve valutare come andranno le cose nelle prossime settimane, per pianificare al meglio il finale di stagione, comunque ricco di potenziali eventi. Queste le sue parole: "Per la Coppa Davis devo ancora decidere onestamente – riporta Spaziotennis – non ci sto pensando in questo momento. Vedremo". D’altronde anche lo stesso Binaghi, presidente federale, poche settimane fa ha spiegato: "La presenza di Sinner, Alcaraz, Musetti e altri giocatori non dipenderà dalla loro personale volontà, ma anche da ciò che succederà nelle settimane precedenti".
La rivalità con Carlos Alcaraz
Ora testa ai tornei per Sinner, che è pronto a regalare nuove emozioni nella sfida a distanza con Carlos Alcaraz: "La mancata pressione di essere numero uno? No, credo che non mi tolga né mi aggiunga pressione. La stagione è andata com’è andata: sì, ci siamo divisi gli Slam, ma abbiamo comunque avuto due stagioni molto diverse. Io sono davvero, davvero felice dell’anno che sto portando a termine. Dal mio lato, sento che ciò che ho raggiunto è stato eccezionale. Quello che Carlos sta ottenendo, poi, lo è altrettanto: ha vinto tantissimi titoli quest’anno. Merita di essere lì, è semplice. Ha giocato più tornei e li ha disputati tutti a un livello di tennis altissimo. Se è lui quello che ha raccolto grandi risultati, merita di stare lì".
E la sfida continua nel finale di stagione: "Quello che dovrà accadere a Torino, accadrà. La Coppa Davis ha fattori diversi: non giochi per te stesso, giochi per tutto il tuo Paese, e questo fa sì che tu senta una pressione diversa. La stagione non è ancora finita. Ci restano questo torneo, Shanghai e Parigi, due Masters 1000 molto importanti, più Torino e la Coppa Davis. Ci sono ancora tornei enormi. I più importanti se ne sono già andati, gli Slam, e ce li siamo divisi. L’unica cosa che posso dire è che sono molto contento dell’anno che ho fatto. La classifica va e viene".