Sinner fa sempre la stessa cosa alla fine di ogni allenamento: è l’umiltà disarmante del numero 1

Jannik Sinner negli allenamenti a Monte Carlo si è dimostrato ancora una volta un campione di umiltà con un gesto che lo contraddistingue nel finale di ogni sessione sulla terra rossa.
A cura di Marco Beltrami
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Sinner continua a lavorare in vista dell'imminente ritorno in campo. A Monte Carlo il tennista numero uno al mondo si è allenato con il collega e amico Lorenzo Sonego. Come sta Jannik e quali sono le sue condizioni dopo i tre mesi di sospensione? Una cosa è certa questa pausa forzata non lo ha certamente snaturato, a giudicare dalla sua routine post-sessione.

Sinner si conferma campione di umiltà e pulisce il campo

In questo periodo di semi-inattività, Sinner non ha perso le sue buone abitudini e soprattutto la sua indole. Numero uno al mondo del tennis ma anche di umiltà Jannik che al termine della partita d'allenamento con Sonego ha pulito personalmente il campo in terra battuta del Country Club. Invece di lasciare tutto in mano agli addetti ai lavori, Sinner ha preso la stuoia livellatrice e ha iniziato a camminare passandola sulla superficie per cercare di sistemare la terra battuta, "rovinata" dai segni dei giocatori.

Sinner e l'allenamento con Sonego a Monte Carlo, il rientro si avvicina

Un gesto non da tutti quello di Sinner che non è la prima volta che si dedica a queste buone pratiche. Non è il primo di certo Jannik ad effettuare questa tipologia di operazioni, con tanti altri big della racchetta che lo hanno fatto anche precedentemente rispetto lui. Una conferma del suo rispetto per il lavoro altrui, e un modo per non perdere mai il contatto con le sue origini e con i migliori valori.

Sono diversi i video circolati sul web relativi all'allenamento di Sinner con Sonego. Ha ancora pochi giorni a disposizione il tennista altoatesino per provare ad avvicinarsi alla sua migliore condizione. D'altronde le sue parole nell'intervista andata in onda su Rai 1 sono emblematiche: "All'inizio è stato strano e anche fuori dal campo sono successe cose che non mi aspettavo, ma piano piano sto arrivando al ritmo di allenamenti veri con obiettivi davanti. Lavorando anche con giocatori forti, per capire a che livello sto: a volte gioco molto bene altre ho un calo e non so perché".

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