Sabalenka spiega perché le tenniste dell’Est sono le più forti al mondo, il suo pensiero è brutale

Aryna Sabalenka è la numero 1 della classifica WTA. La giocatrice bielorussa non è la favorita del Roland Garros, ma ha le sue chance, pure se a Parigi non ha mai vinto. Sabalenka non è una persona banale e ancora una volta lo ha dimostrato, stavolta parlando della differenza tra le giocatrici dell'Est Europa e quelle americane o della Vecchia Europa.
Sabalenka è la numero 1 del tennis femminile
La classifica della WTA Sabalenka, bielorussa al comando, fino allo scorso anno c'era la polacca Swiatek, ora un po' in calo. Da tanti anni ai vertici della classifica mondiale ci sono tenniste dell'Europa Est, che hanno vinto nell'ultimo decennio tanti tornei importanti. Attualmente ci sono tre tenniste dell'Europa Orientale nella top ten, ma ben undici nella top venti! In conferenza stampa al Roland Garros è stato chiesto alla ‘Tigre' siberiana se c'è un motivo preciso per questi risultati.
La risposta Sabalenka ce l'ha. La tennista crede che l'ambiente per i giovani tennisti è senz'altro più sano vivere negli Stati Uniti e in Europa rispetto all'Europa Orientale, ma al tempo stesso questo tipo di atteggiamento non aiuta i tennisti e le tenniste a crescere: "Gli allenatori sono molto brutali. Hanno rovinato tanti giocatori, ma al tempo stesso la nostra è una mentalità più forte".

"Probabilmente è per l'ambiente che si respira"
Nello specifico è stato chiesto a Sabalenka come mai secondo lei la Francia e l'Italia non abbiano tanti giocatrici nella top 100 (uno la Francia, tre l'Italia, con Jasmine Paolini numero 4), mentre proliferano le giocatrici dell'Est Europa: "Probabilmente a causa dell'ambiente che si respira e i paesi dell'Europa orientale noi siamo molto più forti. Chiunque abbia superato le difficoltà, mentalmente e fisicamente, è molto più forte, non del resto del mondo, ma vale per la maggior parte delle ragazze del tour. Onestamente non so perché sia così".
Gli allenatori hanno un ruolo fondamentale
Aggiungendo poi: "Ma sicuramente è determinante l'ambiente che abbiamo nei nostri paesi, gli allenatori sono duri e molto brutali. Sono piuttosto maleducati. Penso che sia per questo che forse la nostra mentalità è molto più forte. Ma allo stesso tempo hanno in qualche modo distrutto così tante giocatrici a causa di quella mentalità aggressiva. In Europa e negli Stati Uniti l'ambiente sia molto più sano. Probabilmente è tutta una questione di famiglia. Il modo in cui crescono i loro figli e come li spingono, la scuola dell'Europa orientale è molto dura, ecco perché chiunque sopravviva a quella scuola, è davvero durissimo".