Sabalenka sorpresa dalla richiesta dell’arbitro a Cincinnati: “Puoi ripetere?”. Era già successo

Aryna Sabalenka è rimasta letteralmente spiazzata di fronte a una richiesta dell'arbitro in occasione della sua ultima partita a Cincinnati, quella persa contro Rybakina. La numero uno al mondo è stata costretta a rimuovere l'etichetta dalla bottiglietta d'acqua che stava utilizzando per dissetarsi. Probabilmente Sabalenka non aveva visto quanto accaduto nei giorni scorsi a Carlos Alcaraz.
La curiosa richiesta dell'arbitro per Sabalenka a Cincinnati
Dopo aver perso il primo set 6-1, e sul punteggio di 3-2 nel secondo parziale, Sabalenka si stava idratando in panchina. Il momento di pausa e refrigerio è stato interrotto dall'arbitro, che dopo un colloquio via walkie-talkie con i supervisor ha richiesto almeno un nastro adesivo nero da porgere proprio alla bielorussa. Il tutto per coprire il nome della marca dell’acqua dalla quale stava bevendo la prima giocatrice del ranking.
Sabalenka spiazzata dalla decisione sulla bottiglietta d'acqua
Quando l’arbitro ha chiesto a Sabalenka di utilizzare lo scotch, lei ha manifestato tutta la sua sorpresa: "Scusami, puoi ripetere?". Per velocizzare, l’ufficiale ha ribadito: "Aryna, posso chiederti di togliere l’etichetta da quella bottiglia? Perfetto, grazie, siamo a posto, va bene". Sabalenka ha obbedito, seppur stranita, togliendo la carta e continuando a bere dalla bottiglia verde trasparente. Il motivo di questa scelta curiosa? Non è consentito agli atleti di utilizzare acqua che non sia quella prevista dagli accordi di sponsorizzazione del torneo.

Era già successo a Carlos Alcaraz
Basti pensare a quanto accaduto ad Alcaraz, che nei giorni scorsi ha avuto un confronto acceso con l’arbitro Greg Allensworth. Quest’ultimo, a più riprese, ha chiesto al tennista spagnolo di coprire il nome dell’acqua utilizzata in campo, ottenendo però una risposta piccata da Carlitos. "Sì, ma non è stata colpa mia – ha replicato secco – Perché dovrei coprirla se non è stata colpa mia? Solo perché è colpa vostra mi dite che ora devo coprirla? No, non la coprirò".
Come è andata a finire? Contro Rublev, Alcaraz ha bevuto da una borraccia tutta nera che nascondeva il nome dell’acqua. E discorso chiuso.